di Eliseo Zanzarelli
FRANCAVILLA - Sarà il dottor Guido Aprea, nato a Bari 51 anni fa, vice prefetto vicario a Lecce, il commissario straordinario che traghetterà il Comune fino alle elezioni amministrative della prossima primavera. La nomina dell’esperto funzionario è stata firmata già ieri dal prefetto Valerio Valenti. Il nuovo commissario prefettizio, che in passato ha anche prestato servizio presso la Prefettura di Brindisi, s’insedierà in municipio oggi. Durante la sua carriera, Aprea ha già sovrinteso all’ordinaria amministrazione di Comuni quali San Pietro Vernotico e Torchiarolo e poi anche Gallipoli, Tricase, Galatina, Monteroni, Presicce, Squinzano in provincia di Lecce.

In passato ha anche ricoperto l’incarico di sub-commissario, tra gli altri, nella stessa Francavilla e a Ceglie. Se il commissario, dopo la necessaria ricognizione dello status quo e la probabile nomina di almeno un paio di collaboratori, dovrà occuparsi coi poteri della Giunta e del Consiglio di garantire la sopravvivenza, il funzionamento e il buon andamento della macchina amministrativa, la politica si è già rimessa in moto o, meglio, non si è mai fermata. Il più iperattivo, neanche a dirlo, è proprio il sindaco sfiduciato Bruno. Questi ha già annunciato l’intenzione, condivisa dal suo partito (il Pd) di ricandidarsi e di tentare nuovamente l’impresa che gli era riuscita nel 2014: quella di sconfiggere il centrodestra e di portare a termine le tante cose lasciate in sospeso. Salvo improbabili colpi di scena, la prossima volta non avrà però dalla sua parte gli alleati di tre anni fa, con in primis Rifondazione comunista e Sinistra italiana che, come noto, hanno contribuito a far terminare anticipatamente il suo mandato.

C’è, insomma, già un candidato primo cittadino, ma non ha ancora attorno una coalizione. Le altre forze politiche rimastegli accanto fino all’ultimo – Noi ci siamo, Alternativa popolare e, in parte, #Insieme, nato da una costola di Ap – potrebbero confermargli il sostegno, ma per il momento non esiste alcuna ufficialità, nessuno si è sbilanciato in questo senso.

Al lavoro, sin da prima di lunedì scorso, anche il centrodestra, che studia per presentarsi coeso – a differenza che nel 2014 – e per relegare Bruno a un ruolo marginale. Più che di una candidatura forte alla guida di Castello Imperiali, Forza Italia & Co. per ora parlano soprattutto di possibili intese programmatiche e di strategie. Si dovranno superare antiche riserve e divisioni per giungere preparati ai primi mesi del 2018 e indicare, appunto, una figura rappresentativa e capace di scongiurare quanto accaduto tre anni fa, quando Bruno superò lo scoglio del primo turno e, nonostante si fosse piazzato secondo, sconfisse Antonio Sgura al ballottaggio. L’obiettivo, insomma, sarà principalmente quello di allestire una “corazzata” che possa sbaragliare la concorrenza e ottenere il 50 per cento più uno dei voti sin da subito.

Discorsi comunque un po’ prematuri da ambo le parti. Una sola cosa, oggi come oggi, sembra certa: la prossima sarà una campagna elettorale particolarmente agguerrita e una sorta di anticipazione si è già avuta nel corso dell’ultimo Consiglio comunale dell’era Bruno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA