FOGGIA - Il Tribunale di Foggia ha condannato alla pena di 18 anni di reclusione e 120mila euro di multa l’ex sacerdote 57enne Giovanni Trotta, imputato per violenza sessuale aggravata, produzione e diffusione di materiale pedopornografico e adescamento di minori ai danni di 9 minorenni di età compresa, all’epoca dei presunti abusi, fra i 12 e i 13 anni. La Procura di Bari, che ha coordinato le indagini, aveva chiesto la condanna a 21 anni di reclusione. Le motivazioni della sentenza si conosceranno tra 90 giorni.

I fatti contestati risalgono al 2014. Trotta, ridotto allo stato laicale già nel 2012 proprio per ragioni correlate ad abusi su minori, è stato condannato un anno fa con il rito abbreviato alla pena di 8 anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti di un altro 11enne ed è tuttora in carcere per entrambe le vicende.

Una delle nove vittime del processo conclusosi oggi si è costituita parte civile e ha ottenuto un risarcimento danni da quantificare in sede civile con una provvisionale immediatamente esecutiva di 5mila euro.

Stando alle indagini della Polizia Postale, coordinate dai pm Simona Filoni e Domenico Minardi, Trotta avrebbe violentato cinque minori affidati alla sua custodia in quanto dirigente e allenatore della squadra di calcio frequentata dai bambini, nella provincia di Foggia, nonché loro docente di lezioni private. Dei minori avrebbe abusato nella sua abitazione singolarmente o in gruppo, fotografandoli durante gli atti sessuali. E’ inoltre accusato di pornografia minorile e divulgazione di materiale pornografico e adescamento di altri quattro 12enni attraverso le chat di Whatsapp e Facebook.

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