FOGGIA - «La lotta alla mafia e allo sfruttamento è una priorità mia e del governo. Useremo tutte le armi a disposizione per non far nuocere questi delinquenti». Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza a Foggia. «Svuoteremo progressivamente i ghetti, non è possibile che in una società avanzata esistano dei ghetti» ha aggiunto poi il ministro dell’Interno al termine del vertice sottolineando che si sta già lavorando e sono a disposizione «alcuni milioni di euro per superare la fase emergenziale». «Dobbiamo inoltre aggredire - ha proseguito - i patrimoni dei mafiosi che campano con il caporalato».

«Questo è un problema di mafia. A Foggia c'è una criminalità mafiosa che seguirò paese per paese» ha sottolineato Salvini nel corso della conferenza stampa. «Una immigrazione fuori controllo - ha aggiunto - aiuta la mafia, quindi aver ridotto gli sbarchi», sottrae manodopera alla criminalità organizzata.

AGRICOLTURA - «Non permetto che l’agricoltura italiana venga etichettata come fuorilegge perché pochi decidono di arricchirsi con illegalità. A Foggia la stragrande maggioranza degli imprenditori sono onesti - ha detto il ministro dell’Interno - «C'è una legge sul caporalato che può e deve essere aggiornata per permettere agli agricoltori per bene di lavorare legalmente. La semplice legge non ha risolto il problema, va applicata e vanno messi gli agricoltori nelle condizioni di poter rispettare la legge».

IL RUOLO DELL'UNIONE EUROPEA - «Se l’agricoltura italiana non fosse costretta ad inseguire la concorrenza sleale di altri produttori probabilmente avremo fenomeni ridotti di illegalità. Traduco se l'Europa non ci costringesse ad un inseguire l’importazione forzata» di molti prodotti «per i nostri agricoltori vivere sarebbe semplice».

TRASPORTI LEGALI - «Cercheremo di costringere alla legalità dei trasporti: 300 mezzi sono stati sequestrati nell’ultimo periodo, furgoncini con targhe bulgare e senza assicurazione. C'è anche una importazione di schiavi da paesi comunitari: Romania e Bulgaria». Il vice-premier Matteo Salvini ha annunciato così la sua intenzione di scrivere «ai colleghi» degli Interni di Romania e Bulgaria perché facendo parte della Ue «debbono anche controllare mezzi ed uomini». L’obiettivo, ha concluso Salvini, «è una gestione trasparente dei trasporti, direi quasi pubblica del sistema di trasporto, per togliere alla malavita business e controllo».

LE PROMESSE - Cercheremo di aumentare l’organico sia della Procura di Foggia che sta lavorando su un territorio sconfinato, che delle forze dell’Ordine» - ha dichiarato il ministro dell’Interno, Salvini. «Ricordo - ha aggiunto - che da qui a febbraio 1.500 uomini della polizia di Stato entrano in servizio in tutta Italia. La questura di Foggia salirà di importanza e quindi di organico». «Non prometto miracoli - ha sottolineato - ma totale attenzione a una città e una provincia che negli anni passati non è stata valorizzata, tutelata e difesa come avrebbe dovuto essere». «Quindi - ha concluso - soldi, uomini, mezzi, attenzioni, indagini e fermezza su chi viene beccato a sbagliare».

L'INCONTRO CON I BRACCIANTI - Salvini ha anche incontrato una delegazione di migranti: «Ho detto ai ragazzi sfruttati che hanno voglia di reinserirsi e lavorare regolarmente sul nostro territorio, che il ministro dell’Interno è al loro fianco. E sono contento che la comunione di intenti sia totale».

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