SAN GIOVANNI ROTONDO - Entra nel vivo la visita lampo del pontefice in programma sabato 17 marzo a Pietrelcina e a San Giovanni Rotondo, i luoghi dove si è snodata la vita terrena di Padre Pio. La sala stampa della Santa Sede, con due mesi di anticipo, ha già reso noto il programma della giornata. In sei ore e 45 minuti (in sostanza tutta la mattinata) il Pontefice effettuerà in elicottero tre spostamenti (Vaticano-Pietrelcina; Pietrelcina-San Giovanni Rotondo e San Giovanni Rotondo-Roma, impiegando due ore mezzo di viaggio), trascorrerà sessanta minuti nel paese natio di san Pio e tre ore ed un quarto in quello dove visse e morì. Ecco i dettagli del programma: ore 7.00 decollo dall’eliporto del Vaticano; ore 8.00 atterraggio nel parcheggio di Piana Romana a Pietrelcina. Ad accogliere il pontefice monsignor Felice Accrocca arcivescovo di Benevento ed il sindaco del piccolo Comune, Domenico Masone. Breve sosta di preghiera nella cappella delle stimmate, poi via all’incontro tra Bergoglio ed i fedeli sul piazzale della chiesa. Saluti dell’arcivescovo di Benevento e del Santo Padre. Poi alle ore 9.00 il decollo da Piana Romana alla volta di San Giovanni Rotondo.

L’atterraggio al campo sportivo della citta garganica è previsto per le ore 9.30. Ad accogliere il Papa monsignor Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e Costanzo Cascavilla, sindaco locale. Bergoglio alle ore 10.00 visiterà il reparto di pediatria oncologica. Alle ore 11.00 sul piazzale della chiesa di San Pio da Pietrelcina la concelebrazione eucaristica, al termine della quale, dopo i saluti di monsignor Castoro e del Santo Padre, il decollo delle ore 12.45 – sempre dal campo sportivo di San Giovanni Rotondo – dell’elicottero alla volta dell’eliporto del vaticano, il cui atterraggio è fissato per le ore 13.45.

Programma quindi denso e racchiuso in un ristretto arco temporale. La Regione Puglia per l’evento ha stanziato fondi per 300mila euro. Bergoglio, successore numero 266 dell’apostolo Pietro, sarà il terzo pontefice nella storia a far visita al santo con le stimmate, dopo Papa Giovanni Paolo II nel 1987 e Papa Benedetto XVI nel 2009. Va ricordato che fu proprio Papa Francesco a volere le spoglie mortali di san Pio in ostensione a Roma nel febbraio 2016 in occasione del Giubileo della Misericordia, per proporre il santo con le stimmate quale fulgido esempio ai “missionari della misericordia” vale a dire ai confessori inviati, per l’Anno santo, in tutto il mondo.

A distanza di nove anni dall’ultima volta, la città garganica si appresta così ad ospitare nuovamente il Santo Padre. Era il 21 giugno 2009 e l’allora pontefice – poi dimissionario - Papa Benedetto XVI si inginocchiava (secondo vescovo di Roma a farlo) davanti alle spoglie di San Pio. A differenza di Papa Giovanni Paolo II, che il 23 marzo del 1987 si era inginocchiato davanti alla bara di san Pio (nella vecchia cripta del santuario di Santa Maria delle Grazie che la ospitava), Papa Ratginzer lo fece invece dinanzi alle spoglie mortali di san Pio, il cui corpo era stato riesumato, come si ricorderà, il 23 aprile 2008 (ed era sempre di stanza nella vecchia cripta).

Il primo Papa invece a mettere piede a San Giovanni Rotondo fu Giovanni Paolo II. Era il 23 maggio del 1987. Poco più di trent’anni fa. Celebrò la santa messa all’aperto, in un’area che da allora si chiama “Parco del Papa”, si inginocchiò sulla tomba di Padre Pio e visitò, uno per uno, tutti i reparti di Casa Sollievo della Sofferenza, fino a tarda sera. Due le particolarità. La prima: la venuta del Papa del prossimo 17 marzo coinciderà con l’ultimo giorno di permanenza delle spoglie mortali di san Pio nella vecchia cripta del santuario di Santa Maria delle Grazie dove sono state traslate lo scorso 26 novembre. Infatti come da programma saranno riportate – dopo ben 112 giorni - nella chiesa inferiore a lui intitolata il 18 marzo 2018, ovvero il giorno dopo la partenza di Papa Francesco. La seconda: anche in occasione della terza visita papale, le spoglie mortali di san Pio avranno come cornice le mura della vecchia cripta di Santa Maria delle Grazie, dove il santo più amato dagli italiani, “riposò” per 42 anni. [Francesco Trotta]

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