BARI - La proposta di legge, approvata in commissione mercoledì, si intitola «Disciplina dell’attività di trasporto di viaggiatori mediante noleggio di autobus con conducente». Prevede la liberalizzazione del settore, attuando - 15 anni dopo - una delle «lenzuolate» di Bersani: niente più licenze rilasciate dai Comuni, ma una semplice «Scia» da presentare alle ex Province o alla Città metropolitana. A presentarla come primo firmatario è stato il consigliere grillino Mario Conca. Professione: amministratore della Autoservizi Conca di Poggiorsini.

Premesso che sul merito della legge c’è poco da dire (molte altre Regioni hanno già provveduto, e da molto tempo), resta un discorso di opportunità. L’azienda di Conca, che appartiene al Cotrap (il Consorzio trasporti pubblici pugliesi), si occupa soprattutto di autolinee locali (la Corato-Bisceglie e la Corato-Poggiorsini), ma anche di servizi privati grazie appunto alla licenza di Noleggio con conducente, quella necessaria per organizzare ad esempio le gite scolastiche. Un politico che fa le leggi sul suo stesso settore è in conflitto di interessi? «È l’esatto opposto - risponde Conca - perché mi sto creando la concorrenza. La legge serve non a me che già ce l’ho, ma a chi non ha la licenza di Ncc e oggi in Puglia non riesce a prenderla. C’è una legge nazionale del 2003 che finora è stata disattesa e ho pensato di regolamentare un settore che ha un vuoto normativo. La legge nazionale di riferimento doveva essere recepita abolendo il contingentamento di una licenza ogni 5mila abitanti. Invece in Puglia una circolare del 2006 permette di duplicare le licenze solo a chi già ce l’ha, limitando così la concorrenza. Me ne sono occupato io perché conosco la problematica e non ho nulla da nascondere».

Insomma, dice Conca, nessuno meglio di un operatore del settore può conoscerne le prospettive: «Grazie a questa legge - argomenta - consentiremo a chi lo vuole, in una regione turistica come la Puglia di affacciarsi alla professione di noleggio con conducente. In più abbiamo introdotto un limite massimo di età dei mezzi, che migliorerà la qualità del servizio ed eviterà la concorrenza illegale da parte di quelle aziende che girano per le strade con vecchie carrette e possono permettersi di praticare prezzi stracciati».

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