«Il processo di decarbonizzazione dell’Ilva di Taranto e della centrale Enel di Cerano è concreto e realizzabile, grazie all’arrivo in Puglia di enormi quantitativi di gas. Di fronte a queste evidenze adesso bisogna agire». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo oggi a 'Cop23', il forum internazionale sul cambiamento climatico in corso a Bonn, in Germania.
«L'Unione europea - ha aggiunto - ha avviato l’indagine per valutare se l’acquisizione di Ilva da parte di Acelor Mittal possa ridurre la concorrenza sul mercato dei prodotti di acciaio al carbonio, e mantiene alta l’attenzione sulle procedure di infrazione relative alle emissioni industriali prodotte dall’Ilva, come sottolineato dal commissario Ue all’Ambiente, Karmenu».
«La decarbonizzazione dell’Ilva - per Emiliano - è la migliore tecnica disponibile per la produzione dell’acciaio. La nostra legislazione impone l’utilizzo di tali tecniche, ovvero quelle che possono ridurre i fattori di emissione e quindi garantire migliori condizioni ambientali e della salute».
Il presidente Emiliano, insieme con i rappresentanti della 'Health and Environment Alliance' e dell’Oms, ha anche partecipato, informa una nota della Regione, a tavoli di lavoro per discutere nel merito del progetto di decarbonizzazione.

«Senza la decarbonizzazione dell’Ilva», stabilimento siderurgico che si trova a Taranto, «non ha alcun senso la strategia energetica nazionale che è stata presentata dal governo giorni fa» ha spiegato Emiliano, «E' bene che tutti sappiano che l'Ilva di Taranto e la centrale Enel di Cerano, entrambe localizzate in Puglia, rappresentano il 90% della produzione a carbone italiana. Ed è per questo che la Regione Puglia incalzerà senza sosta il Governo nazionale per essere coerente tra ciò che dice e ciò che fa».
Emiliano ha sottolineato che «l'Italia, con la firma dell’accordo 'Cop21' a Parigi, si è impegnata ad abbandonare il carbone. E noi chiediamo che si cominci dall’Ilva di Taranto, perché adesso devono essere realizzati i lavori di ristrutturazione della fabbrica e quindi la decarbonizzazione dello stabilimento avrebbe un senso anche economico, oltre che ambientale». 

«Investire miliardi di euro nell’Ilva per farla funzionare a carbone - ha concluso il governatore pugliese - è invece una follia anacronistica, contraddittoria rispetto a ciò che il governo dice di voler fare». .

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