BARI - Nuova giornata di audizioni nella caserma dei Carabinieri di via Tanzi a Bari nell’ambito dell’indagine della magistratura barese su Palmina Martinelli, la 14enne di Fasano (Brindisi) trovata avvolta dalle fiamme in casa l’11 novembre 1981 e morta nel Policlinico di Bari dopo 22 giorni di agonia.

Da questa mattina sono state sentite quattro donne, tutte all’epoca conoscenti della vittima e della sua famiglia e le audizioni proseguiranno la prossima settimana. Le pm che indagano sul caso, Simona Filoni e Bruna Manganelli, ipotizzano - al momento a carico di ignoti - il reato di omicidio volontario aggravato. Da due giorni hanno iniziato a convocare come persone informate sui fatti decine di persone con l'obiettivo di ricostruire l’intero contesto, familiare e sociale, che portò la ragazzina alla morte.

Stando all’ipotesi dei magistrati baresi, la 14enne sarebbe stata arsa viva per aver tentato di sottrarsi ad un giro di prostituzione minorile. Le due persone che, ormai più di trent'anni fa, furono sospettate del delitto, sono state processate e assolte in via definitiva con una sentenza della Cassazione che ha stabilito che la ragazza si suicidò. Accertamenti tecnici svolti molti anni dopo hanno consentito di riaprire il caso, oggi allo studio della magistratura barese. Quei due soggetti, di cui la stessa Palmina fece i nomi in punto di more, non saranno più processabili ma la Procura sta cercando di individuare eventuali corresponsabili nel delitto.

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