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le manovre in Puglia

Politiche, le liste civiche
ago della bilancia nei collegi

 

A Taranto i citiani sosterrano il centrodestra, la rete centrista dei Pisicchio sarà alleata del Pd, giochi aperti nel Salento per le aperture dei 5 Stelle

Nicola PEPE

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Nicola PEPE

12 Gennaio 2018

Politiche, le liste civicheago della bilancia nei collegi

MICHELE DE FEUDIS

BARI - Convergenze, equilibri esistenziali, coerenze territoriali: saranno queste alcune delle variabili che determineranno lo schieramento delle liste civiche pugliesi nelle prossime politiche. Il mosaico dei movimenti fuori dai partiti tradizionali evidenzia uno straordinario trasversalismo che in molti casi sarà determinante nella definizione dei candidati vincitori nei collegi uninominali: si va da Iniziativa democratica guidata dall’assessore regionale Alfonsino Pisicchio con oltre 80 amministratori, ad Andare Oltre, network «al di là della destra e della sinistra» che annovera i sindaci di Galatina e Nardò, alla realtà di Brindisi Prima di tutto e all’ex sindaco Angela Carluccio fino alla Lega meridionale AT6 di Giancarlo e Mario Cito.

«Siamo il secondo movimento dopo il Pd al Comune di Bari e in tanti municipi. Ma siamo penalizzati dal Rosatellum»: Alfonsino Pisicchio, animatore del civismo che sostiene Michele Emiliano, con Iniziativa democratica non aderisce né alla Lista Lorenzin e né al cartello verde-socialista di Insieme. «Non abbiamo nessuna sintonia con queste due proposte: una cosa sono le liste civiche, che hanno un senso di supporto ad una coalizione in un percorso politico vero, un’altra sono le liste civetta. Quella della Lorenzin abbiamo idea che non possegga questo grande effetto trascinante», chiosa l’assessore. La certezza è però il posizionamento nell’alleanza con i dem mentre all’orizzonte non ci sono, al momento, candidature (Pino Pisicchio, capogruppo del Misto alla Camera, potrebbe non essere interessato a gareggiare in questo contesto): «Rimaniamo nel centrosinistra, ma non abbiamo avuto il tempo di costruire un raccordo autentico tra noi civici in Italia e il Pd. Siamo in attesa di conoscere se e come i dem apriranno alle forze che hanno espresso un radicamento nei vari territori. Non è detto che dobbiamo candidarci per forza. Speriamo di poter votare candidati che ci facciano sentire all’interno della “Formula Emiliano”, quella di un centrosinistra allargato».

Nel Salento il movimento Andare Oltre, guidato dal sindaco di Nardò, il «fasciocomunista» - nell’accezione del romanzo di Antonio Pennacchi - Pippi Mellone, ha animato un dialogo con il centrodestra in nome del rinnovamento e ha ricevuto una recente apertura dai grillini. «Per noi - puntualizza Mellone - le elezioni politiche sono un mezzo per rafforzare il territorio. Siamo una forza trasversale, che governa in tre grandi città del Salento: Lecce, Nardò e Galatina. Inoltre contiamo su una rete di amministratori e, soprattutto, su una crescente rete di circoli che nelle prossime settimane si allargherà nel Nord della Puglia e fuori regione. Avremo un peso molto importante nel collegio camerale di Lecce e in quello Nardò-Maglie, dove il nostro radicamento è indiscutibile». «Per ogni collegio è previsto un candidato uninominale a rappresentanza del territorio. Quindi noi ci candidiamo a questo e, dopo l'apertura di Di Maio, il discorso è aperto anche con il M5S. La priorità? - conclude - Dare rappresentanza al territorio, come alternativa a candidati catapultati e a esponenti della vecchia politica come Massimo D’Alema. Se i grandi partiti non dovessero rispettare il nostro peso elettorale, saremmo pronti anche al voto di protesta».

Nei collegi brindisini le civiche avranno un ruolo non marginale. Nelle ultime comunali, vinte dall’ex sindaco Angela Carluccio, le liste «Brindisi prima di tutto» e «Noi al centro» furono determinati ed elessero ben cinque consiglieri . Claudio Niccoli, coordinatore di Brindisi prima di tutto, ha già un indirizzo: «Siamo federati con Idea di Gaetano Quagliariello ed appoggeremo la “quarta gamba” nei collegi e nel listino». La Carluccio, invece, è corteggiata sia da destra che da sinistra (area dalemiana) ma al momento non scioglie la riserva: «Mi lusinga poter essere portavoce delle istanze della città, sono però delusa dall’epilogo della mia esperienza amministrativa. Brindisi dovrebbe portare in parlamento un rappresentante in grado affrontare i nodi del porto, dell’aeroporto e della lotta alla disoccupazione».

«Abbiamo un buon rapporto con il centrodestra, con cui condivideremo la strada per le politiche»: questo il punto di Mario Cito, già candidato sindaco a Taranto e primo dei non eletti alle regionali per Forza Italia, nonché dirigente della Lega d’azione meridionale AT6. «Saremo essenziali per la vittoria della destra nel territorio ionico», conclude. Il dialogo tra AT6 e il coordinatore azzurro Gino Vitali è avviatissimo e alla Camera potrebbe correre Antonella Cito. AT6 in passato ha eletto un deputato sia nel 1994 che nel 1996 (prima Pietro Cerullo poi Giancarlo Cito).

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