Un immigrato di nazionalità sudanese è stato denunciato dalla Polizia di Stato per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (c.d. “caporalato”), oltre che per guida senza patente. Nel corso di alcuni controllo mirati i poliziotti hanno individuato alcuni automezzi sui quali salivano gli immigrati, provvedendo poi a fermarli subito dopo la loro partenza. Sono stati così sottoposti ad attento controllo tre veicoli e 23 immigrati, di cui 6 rumeni e 17 provenienti da diversi paesi africani (Sudan, Tunisia, Mali, Senegal, Ciad, Nigeria, Burkina Faso).

Tutti gli immigrati controllati sono risultati in regola con il permesso di soggiorno e con le norme sul lavoro, ma nei confronti del conducente di una delle tre vetture sono emersi elementi di colpevolezza per cui il soggetto è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

L’uomo, 39 anni, sudanese residente a Bernalda, viaggiava con 6 immigrati africani a bordo che stava portando a lavorare nelle campagne di Castellaneta (TA). Già pregiudicato per furto e nel 2014 sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso Orale dal Questore di Matera, l’individuo era stato già arrestato per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro dai Carabinieri di Metaponto nel marzo dello stesso anno. Un altro immigrato era nascosto in un baule: in un primo momento si temeva fosse clandestino, poi è risultato in regola con il permesso di soggiorno che, bnchè rinnovato nel 2013, non aveva mai ritirato.

Il “caporale” era inoltre sprovvisto della patente di guida e il veicolo da lui condotto e di cui è anche proprietario, una Lancia Lybra, è risultato privo di copertura assicurativa. Pertanto è stato denunciato anche per reiterazione della violazione di guida in mancanza di patente e il veicolo è stato sequestrato.

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