Una rappresentazione teatrale e un dibattito con gli studenti, alla presenza dell’Arma dei Carabinieri, in ricordo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa a 35 anni dalla sua morte. Doppia iniziativa oggi al teatro Orfeo di Taranto. Sul palco è stato portato in scena «Memo e il generale», tratto dal testo di Cristiano Gatti, con Alfredo Traversa e Federico Passariello jr, Amando Cavallo, aiuto regia Antonella Fanigliulo, a cura di Alfredo Traversa. A seguire il dibattito con gli studenti delle scuole cittadine.

«I giovani - ha commentato il docente Vincenzo Basile, fratello del capitano Emanuele Basile, ufficiale dei carabinieri ucciso da Cosa Nostra il 3 maggio 1980 - hanno bisogno di figure che parlano dei valori, i valori dell’onestà e dell’attaccamento al dovere». Il messaggio, per il colonnello Andrea Intermite, comandante provinciale dei carabinieri di Taranto, «è quello di non dimenticare le persone che sono cadute per rendere l’Italia migliore, a prescindere da quella che era la casacca di appartenenza. Dice Sepulveda che un popolo senza memoria è un popolo senza futuro. Ricordano questi uomini si può creare sempre un futuro migliore».

«Memo e il generale» racconta un’Italia fatta di contrasti. «La vita del generale - ha detto il regista Traversa - s'intreccia con la vita degli italiani, della nazionale di calcio che vince i mondiali nell’82, con la vita dei ragazzi che vanno a scuola e non sanno che sta accadendo in quella estate. Nessuno di noi avvertiva la tragicità del momento del generale Dalla Chiesa».

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