MOTTOLA - Ora è ufficiale: venerdì 1° dicembre riapre la chiesa Santa Maria Assunta, l’ex cattedrale di Mottola e tra i principali monumenti del paese, risalente al 1198. Alle ore 19 avverrà la presentazione del restauro alla presenza del presidente della regione puglia, Michele Emiliano. Interverranno: don Sario Chiarelli, arciprete e parroco della ex cattedrale, l’ispiratore del restauro; l’arch. Maria Piccarreta, soprintendente per l’archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto; il prof. Antonello Pagliuca, consulente tecnico scientifico dell’ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia del culto; l’ing. Giuseppe Mappa, responsabile del procedimento e direttore dei lavori; l’arch. Antonella Carriero, progettista e direttore dei lavori; il sacerdote Valerio Pennasso, direttore dell’ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia del culto, e mons. Claudio Maniago, vescovo della diocesi di Castellaneta. Il paese è già pieno di manifesti che invitano i mottolesi a partecipare alla riapertura della chiesa dopo due anni dall’inizio dei lavori di restauro conservativo realizzati dall’impresa D’Auria, specializzata in interventi del genere.

L’opera è venuta a costare oltre un milione di euro con un finanziamento di circa 700mila euro concessi dall’ufficio per l’edilizia del culto e dalla Cei; 50mila euro sono stati finanziati dalla Regione Puglia; 50mila euro dalla Soprintendenza e 60mila euro provengono dalle offerte dei fedeli. Il presbiterio con l’altare, la sede e l’ambone sono state donate dal parroco don Sario Chiarelli che si è assunto l’onere della realizzazione. Molti gli imprevisti sorti durante l’esecuzione dei lavori che hanno comportato una maggiorazione della spesa. Infatti, nell’area presbiteriale sono state ritrovate due strutture funerarie ipogee, si tratta di due piccoli vani che contengono ossari risalenti al 600, secondo le indicazioni della Soprintendenza. Inoltre, è stato rinvenuto un affresco, in ottimo stato, raffigurante la Vergine del Rosario, e, verso la fine dei lavori, dentro l’altare, all’interno di una pergamena con sigillo vescovile, sono state scoperte le reliquie di San Tommaso Becket. Si tratta di frammenti d’ossa che si trovavano nell’altare maggiore, consacrato nel 1883 dall’allora vescovo Gaetano Basile. Due giorni dopo la presentazione del restauro, il 3 dicembre la chiesa sarà riaperta al culto e il vescovo mons. Maniago presiederà la celebrazione Eucaristica, durante la quale consacrerà il nuovo altare e benedirà l’ambone e la sede. [Francesco Francavilla]

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