'Ndrangheta: estorsioni, armi e droga, smantellata organizzazione in Piemonte

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Asti - I Carabinieri del Comando provinciale di Asti stanno eseguendo decine di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Torino a conclusione di una complessa indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia torinese. Estorsioni, traffico di armi e droga i reati contestati a vario titolo a quella che per gli inquirenti era una vera e propria organizzazione criminale di matrice 'ndranghetista attiva nell'Astigiano e nel Cuneese. I particolari dell'operazione, che vede impegnati circa 300 militari dell'Arma, saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa alle ore 11 presso la caserma Scapaccino di Asti.

Chiedevano il pizzo, estorcendo denaro a una decina di imprenditori locali, gestivano società di calcio con relativi impianti sportivi, smerciavano droga e armi. Facevano parte di una vera e propria 'locale', tra Astigiano e Cuneese, le 25 persone arrestate dai carabinieri del Comando provinciale di Asti. Tre le famiglie coinvolte nell'indagine - i Catarisano, gli Emma e gli Stampè - coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino e durata oltre due anni.

"Si conclude un'articolata indagine partita a maggio 2015 da alcuni atti intimidatori avvenuti nell'Astigiano", ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Asti, Colonnello Bernardino Vagnoni. Secondo l'accusa il 'capo' di riferimento, che faceva da tramite tra Asti e Vibo Valentia, era Rocco Zangrà, residente ad Alba (Cuneo). "Un organigramma con ruoli, gradi e 'doti' assegnate a ognuno - ha aggiunto - e il classico rito di affiliazione, con il santino bruciato col sangue". Per tutti l'accusa è di associazione a delinquere di stampo mafioso connessa ai reati contestati a vario titolo. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati 21 fucili e 16 pistole con relativi munizioni e droga: 10 chili di marijuana, un etto di cocaina e un etto di hashish.

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