Anpi, a Taverna il commosso ricordo di Quirino Ledda nel quarto anniversario della sua scomparsa

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Taverna (Catanzaro) - “A partire da oggi nel Comune di Taverna ogni 4 maggio, e per gli anni a venire, ricorderemo Quirino Ledda in tanti posti della Calabria. Lo faremo ricordandolo in maniera semplice, invitando amici e amiche, compagne e compagni che possano testimoniare il valore del suo impegno sempre a difesa delle classi più deboli e diseredate e lo faremmo in luoghi istituzionali come quello che oggi ci ospita (la sala del Consiglio comunale di Taverna, ndc) perché Quirino è stato anche un uomo politico che ha servito le istituzioni senza mai servirsene”. E' questo l'impegno intrapreso dell'Associazione nazionale Partigiani d'Italia guidata dal presidente Mario Vallone nel corso del quarto anniversario della morte dello storico esponente della sinistra calabrese che ha visto riunirsi nel comune Presilano amici, conoscenti e compagni di lotta che hanno ripercorso le tappe della vita politica di Ledda senza tralasciare l'aspetto prettamente umano di uomo affabile, rispettoso dell'altro, disponibile al dialogo e stimato anche dai propri avversari politici. Indimenticabili le sue battaglie contro la 'ndrangheta, a favore dei ceti sociali più disagiati, per la salvaguardia dei beni culturali, per i diritti e per l' emancipazione dei braccianti e delle braccianti calabresi. A tracciarne il profilo sono stati il sindaco di Taverna Sebastiano Tarantino, il dirigente di Confesercenti Pasquale Capellupo, il presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio e l'assessore regionale al Lavoro Angela Robbe. Ledda, originario di Nuoro ma calabrese d'adozione, è stato segretario regionale della Federbraccianti e poi esponente del Pci. Eletto nel 1980 consigliere regionale in Calabria ha anche ricoperto la carica di vicepresidente del Consiglio regionale.

“Un uomo – ha ricordato Capellupo - che ha avuto la capacità di coniugare l’esperienza sindacale e il ruolo di primo piano nel Partito Comunista Italiano, con il profilo di un autentico servitore delle istituzioni. Quirino era un uomo di parte. Sapeva da quale parte stare. L'impegno di chi lo ha conosciuto e apprezzato dovrà essere quello di non disperdere il patrimonio morale e politico che ci ha lasciato e che deve rivivere nelle nuove generazioni”. Sibio ha ricordato il contributo decisivo che Ledda diede agli inizia degli anni '90 istituendo il settore “sociale” all'interno della Lega della cooperative. “Quirino era anzitutto un uomo libero” - ha affermato Sibio rievocando i terribili fatti del 1982 quando un attentato dinamitardo devastò l'abitazione di Ledda nel capoluogo di regione. Ai dirigenti nazionali del suo partito che temendo per la sua incolumità gli offrirono paracaduti politici che lo avrebbero allontanato dalla Calabria, rispose “Io da qui non mi muovo”.

Il commosso ricordo di Quirino Ledda è passato anche attraverso le parole dell'assessore regionale Angela Robbe che lui ha condiviso una lunga esperienza all'interno di Legacoop: “Il modo migliore che abbiamo per attualizzare il suo ricordo – ha affermato - è proseguire nel solco delle battaglie che hanno caratterizzato la sua esperienza umana e politica”- ha affermato. Presente anche il consigliere comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco che ha comunicato alla platea di aver protocollato una richiesta di Commissione che per Ledda rappresentava una condizione imprescindibile di civiltà per la sua comunità: l'individuazione di un luogo che ospiti i funerali laici nel capoluogo di regione.

B.M.

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