Questore Di Ruocco ad anniversario Polizia: “A Lamezia non si escludono legami tra 'ndrangheta e comunità rom”

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Catanzaro – Si sono tenute a Soverato le celebrazioni per il 166° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato che, per la Provincia di Catanzaro, ha tenuto la cerimonia presso l’anfiteatro “Lungomare Europa”. Alla manifestazione hanno partecipato il prefetto di Catanzaro e anche tutte le massime autorità civili della Provincia.

Di fondamentale importanza quanto dichiarato dal Questore Amalia Di Ruocco, che ha salutato i presenti e citato le operazioni più importanti e i mali che affliggono il territorio.

“Dallo scorso anno ad oggi - ha affermato ringraziando e salutando i presenti - ci siamo presi cura della prevenzione e della repressione". Il Questore ha poi affrontato diversi temi, dalla lotta alla 'ndrangheta ai presunti legami con la comunità rom sino all'organico nella Questura:

"La concentrazione dei rom a Lamezia e Catanzaro rende difficile la convivenza con la parte sana"

"Se la 'ndrangheta è così diffusa, ampia, in contesti diversi e persiste anche difronte a forti azioni repressive - ha dichiarato il Questore nel corso del suo discorso - ciò non può che voler dire che ha dimostrato di avere affinità e capacità di dialogo con il potere economico e politico. Ma qui nella provincia di Catanzaro siamo afflitti da un'altra piaga, responsabile dello spaccio di stupefacenti ma anche della maggior parte dei reati attribuibili alla criminalità comune, la comunità rom. Le indagini effettuate e quelle in corso non escludono comunque un legame tra questi delinquenti e la 'ndrangheta".

"La loro concentrazione in alcuni quartieri sia di Catanzaro che Lamezia rende difficile la convivenza con la parte sana, porta sempre più tossicodipendenti e delinquenti vari in determinati punti delle città, situazione che grava sulla percezione della sicurezza e che neppure l'adozione di misure di prevenzione riesce a contrastare. Quotidiane e numerose sono le denunce per le violazioni alle prescrizioni imposte. Ma ciò che è più grave è che in interi condomini e nei vari appartamenti vivono più famiglie i cui componenti madri, padri, nonni, zii, sono pregiudicati e sottoposti a misure di detenzione alternativa o di prevenzione".

Delitti in calo ma l’attenzione resta massima

"I delitti sono in calo, in tendenza con quello che è il trend nazionale, ma la nostra attenzione ed il nostro impegno non sono calati, anzi operazioni ed arresti effettuati dimostrano come quotidianamente, in stretta collaborazione con la Magistratura e con le altre FF.PP., che ringrazio, non venga lasciato nulla di intentato. Rispetto ai periodi precedenti le attività della Questura e delle Specialità risultano in aumento, sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo. Non posso e non voglio tediarvi con sterili elencazioni numeriche, ricordo solo le operazioni Jonny, Filo Rosso, Pietranera".

"In un territorio come questo – ha proseguito - è ovvio che alto è il contrasto alla criminalità organizzata, molte forze vengono impiegate per contrastare quella che oggi è a ragione considerata l'organizzazione criminale più potente del mondo, che ha il monopolio del traffico internazionale di droga, che si infiltra nei nostri Comuni (ricordo che ben 4 in questa provincia sono sciolti per infiltrazione di 'ndrangheta) ma anche in quelli di molte altre regioni italiane".

Ai minori i traffici illeciti

"Il grave è che vengono lasciati loro i minori, spesso utilizzati, come dimostrato dalle indagini, per i loro traffici illeciti. Questo è un problema che insieme dobbiamo affrontare e che va risolto. La società tutta, nelle varie componenti istituzionali, deve assumersi la responsabilità del futuro di questi minori, tutelandoli ed assicurando loro un'alternativa di vita concreta al di fuori degli ambienti delinquenziali in cui sono nati e sfruttati. Altro problema serio è quello del condizionamento che la cultura di 'ndrangheta ha operato su chi vive in questi territori".

Su sicurezza nei luoghi pubblici saremo sempre più intransigenti

“Importante e impegnativo nell'ultimo anno – ha aggiunto poi - è stato anche il lavoro svolto per trasmettere la convinzione che la sicurezza non la fanno solo le forze di polizia e la magistratura, la sicurezza è un bene troppo grande che si realizza solo se ciascuno da il suo contributo. Ogni singola persona contribuisce rispettando le regole. Abbiamo coinvolto le Istituzioni, specie dopo i fatti di Torino, al fine di garantire la sicurezza per tutti, nel rispetto anche delle direttive ministeriali richiamanti la normativa vigente. Sindaci e organizzatori di eventi sono stati chiamati a realizzare i loro doveri in materia di Safety. Mi spiace se qualche volta forse siamo apparsi intransigenti, ma per la sicurezza della gente, vi garantisco che lo saremo ancora".

Entro febbraio 2019 in arrivo ben 40 unità

"E noi Polizia di Stato - ha proseguito ancora nel suo discorso - sentiamo tutta la responsabilità del volerci Essere Sempre non solo con la repressione ma con un'intensa e convinta attività di prevenzione ad ampio raggio".

Poi una specifica sull’organico: “Dopo anni che erroneamente si era ritenuto sufficiente il numero dei dipendenti nonostante pensionamenti, c'è stata una inversione di rotta e grazie ai nuovi concorsi la Questura di Catanzaro entro febbraio 2019 verrà rinforzata a scaglioni temporali in complesso di ben 40 unità".

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