Monta la polemica di Ernesto Palma verso Gianluca Cuda dopo l’elezione a segretario provinciale del Pd

Annunciando l'assenza alla riunione di martedì, si promette opposizione interna al partito

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    «Martedì al Congresso Provinciale del Pd non ci sarò ed insieme a me non ci saranno nemmeno i miei amici, la nuova leadership con a capo il nuovo Segretario Provinciale ha pensato bene di godersi la vittoria bulgara con i propri vassalli dimenticando che il partito è una comunità dove le voci contrarie sono una ricchezza e mai un ingombro». Lo annuncia Ernesto Palma, sfidante in origine dell’attuale segretario provinciale del Pd, Gianluca Cuda, lamentando che «fino all’ultimo si è negato questo confronto, nessuna curiosità culturale nessuna proposta in campo, interessi spiccioli di cortile e mai un respiro ampio a capire quello che si può fare e come si deve fare. Alla scorrettezza politica si è aggiunta poi la difficoltà ad avere comportamenti civili, che fino alla fine hanno dato modo di capire il profilo e la consistenza degli interlocutori: se queste sono le classi dirigenti che dovranno convincere il popolo calabrese alle prossime elezioni nazionali mi viene la pelle d’oca».
    Palma annuncia «una opposizione incalzante e di qualità, e mi auguro che il segretario sia nelle condizioni di starmi dietro, non tralascerò nulla al caso, ogni passo sarà monitorato con risposte precise e documentate».
    Toni che sembrano da post elezioni amministrative, e non interne allo stesso partito, ma per Palma «non sempre la forza dei numeri riserva tra le proprie pieghe intuizioni per indirizzi di scenari nuovi, quando i numeri oltrepassano il verosimile non sono una forza ma nascondono una debolezza che non si mostra ai più ma che il tempo svelerà in tutta la propria interezza. Le consorteria hanno il fiato corto, non ricordo che abbiano avuto lunghi protagonismi o che abbiano cambiato il corso della storia».

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