Hanno preso il via ieri i corsi di Judo presso la casa canonica della Parrocchia Beata Vergine del Carmine

Le lezioni, aperte a tutti e a qualsiasi fascia d’età previo iscrizione e tesseramento, si terranno il martedì e il giovedì dalle 18 alle 19

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    Hanno preso il via ieri i corsi di Judo presso la casa canonica della Parrocchia Beata Vergine del Carmine. Le attività, rese possibili dalla collaborazione tra la comunità ecclesiastica e il Comitato CSI (Centro Sportivo Italiano) di Lamezia Terme, rientrano tra quelle proposte nell’ambito del progetto denominato “Circolo Culturale Sportivo in Parrocchia”, portato avanti dal CSI Lamezia presieduto da Davide Curcio.
    «Per questo primo anno – spiega il parroco Don Pino Latelli – volevo iniziare la collaborazione con il CSI con uno sport che rientrasse nella categoria “arti marziali”. Così, dopo aver preso contatti con il Comitato, insieme si è scelto il Judo. Nella nostra comunità abbiamo già avviato la “Scuola di alfabetizzazione e integrazione per i migranti”, accogliendo l’appello di Papa Francesco per sviluppare iniziative a favore della cultura e rispetto tra i popoli. Volevamo però di più, aggiungendo appunto qualche attività sportiva. Credo quindi sia un ottimo inizio, per la comunità e soprattutto per i ragazzi che spero rafforzeranno, grazie al judo, valori quali disciplina, lealtà e rispetto per l’avversario».
    «Quando ho incontrato Don Pino – commenta Curcio – e mi ha prospettato l’idea di affiliarsi e sviluppare un’arte marziale, sono rimasto entusiasta. Con il progetto “Circolo” infatti, ogni parrocchia può sviluppare qualsiasi sport vuole, comportandosi ovviamente come una piccola Società sportiva e avendo idonee coperture assicurative. È veramente bello – prosegue – che i ragazzi, grazie a questo sport che ha quasi un secolo e mezzo di storia, acquisiscano importanti concetti da poter spendere anche nel quotidiano. Il tutto, frequentando l’Oratorio: un luogo (nel senso più ampio del termine) che ti permette di fare molta esperienza, sia dal punto di vista sportivo che umano e interagire, in questo caso per i ragazzi, anche con coetanei di diversa nazionalità a dimostrazione ancora una volta della forza dello sport in un’ottica d’integrazione. L’obiettivo – conclude – è quello di crescere e perché no tra qualche anno partecipare ai campionati nazionali CSI».
    Il compito di guidare gli atleti sul tatami, in un percorso di crescita personale e educazione, è affidato all’istruttore (secondo dan) Marcello Murone: «In genere si è portati a pensare sempre che chi pratica arti marziali sviluppi istinti violenti. Niente di più falso. Tramite gli esercizi si apprende,
    infatti, l’utilizzo corretto delle proprie forze equilibrando corpo, cuore e mente facendo crescere in ogni atleta qualità come il coraggio e il rispetto reciproco».
    Le lezioni, aperte a tutti e a qualsiasi fascia d’età previo iscrizione e tesseramento, si terranno il martedì e il giovedì dalle 18 alle 19 presso la casa Canonica della Chiesa.

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