Anche Fratelli d’Italia lamenta il pagamento della quota depurativa all’interno delle utenze idriche nel comune di Platania

Nel mese di settembre, a seguito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, dai Carabinieri e dalla Guardia Costiera, è stato posto sotto sequestro l'impianto di depurazione

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    Dopo il Pd, anche Fratelli d’Italia lamenta il pagamento della quota depurativa all’interno delle utenze idriche nel comune di Platania, aspetti che se non possono essere scissi dovrebbero essere in ogni caso garantiti.
    «Nemmeno il tempo di digerire l’ennesimo aumento della Ta.Ri. che ci troviamo a dover affrontare un’altra spesa, con dei costi a dir poco assurdi», sostiene Angela Butera, presidente del circolo di Fratelli d’Italia a Platania, «come avranno potuto notare tutti i cittadini platanesi sui bollettini relativi al pagamento del servizio idrico, oltre ai costi per il consumo dell’acqua, sono riportate anche le tariffe per la depurazione. Già, e qui oltre che a ridere ci sarebbe soprattutto da ridìre. Come tutti sanno, nel mese di settembre, a seguito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, dai Carabinieri e dalla Guardia Costiera, è stato posto sotto sequestro l’impianto di depurazione del nostro comune e risulta da allora non funzionante. Inoltre, nelle frazioni, addirittura non è presente alcun tipo di impianto o al massimo vi è la presenza di qualche vasca di raccolta, nella maggior parte dei casi tra l’altro decadente».
    Fratelli d’Italia si chiede «perché dobbiamo pagare per un servizio che non esiste? Perché il sindaco Rizzo, per giustizia sociale, non ha individuato un’azione amministrativa che esentasse i cittadini dal pagamento di questo tassa? Noi la risposta ce l’abbiamo, e probabilmente ce l’hanno anche tutte le famiglie che vivono nel nostro paese. La speranza è che l’attuale amministrazione comunale dia al più presto risposte in merito e la esortiamo a sospendere da subito il pagamento richiesto».

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