Viaggio nella città dei dossi e delle buche con le segnalazioni di voi cittadini cronisti

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Le buche tema della nostra prima inchiesta

Le buche tema della nostra prima inchiesta

Arezzo, 3 febbraio 2018 - TANTE SEGNALAZIONI in poche ore. È bastato chiedere agli aretini di indicare cosa non piace loro della città ed ecco che sono piovuti messaggi e fotografie. Sulla scorta di questo, parte oggi l’iniziativa «Cittadino cronista», dove i protagonisti saranno, appunto, i cittadini che avranno a disposizione uno spazio per raccontare cosa non va nel loro quartiere o nella strada che fanno per andare da casa al lavoro, ma potranno anche raccontare di eventuali disservizi, insomma di tutto quello che abbassa la qualità della vita in una città tra le più belle d’Italia e nella sua provincia.

TRA LE prime segnalazioni arrivate quella di una commerciante aretina. La segnalazione ci è giunta tramite la pagina Facebook del gruppo «SEI DI AREZZO SE», i cui amministratori hanno scelto di collaborare con il nostro giornale per questa iniziativa. Silvia, questo il nome della lettrice, ci ha fatto conoscere lo stato di dissesto dei marciapiedi di via Trento e Triste. Zona centrale, a ridosso dell’omonima porta, un quartiere residenziale dove ogni giorno tantissime persone camminano a piedi per raggiungere case, uffici e negozi di cui quella parte di Arezzo abbonda.

Le foto parlano da sole: il sopralluogo sul posto è avvenuto ieri, sotto l’acqua. Come può vedere il lettore, la strada si presenta piena di pozze d’acqua, sono le buche nella quali si rischia quotidianamente di inciampare, per l’occasione riempite dalla pioggia. Il che significa che lo stato dei marciapiedi è tale per cui, quando il meteo non è clemente, bisogna camminare a zig zag per evitare di bagnare scarpe e vestiti.

Quando c’è il sole, comunque, la situazione non è migliore. Ovunque l’asfalto presenta le tracce di lavori compiuti più o meno di recente, presumibilmente sulle tubature, con l’asfalto rattoppato alla buona. Il sopralluogo sui marciapiedi è proseguito anche nella vicina via Giacomo Matteotti e anche qui la situazione presenta criticità: buche, ghiaia sparsa, asfalto logoro. A proposito di manto stradale dissestato, abbiamo controllato anche Poggio del Sole, dove parcheggiare un’auto è un po’ come salire sulle dune. No, non c’entra niente la sabbia ma c’entrano le radici dei pini che hanno sollevato l’asfalto. Anche qui, le immagini parlano da sole.

INFINE, è arrivata anche la segnalazione di un altro cittadino cronista, Andrea, che porta all’attenzione i problemi di sosta selvaggia in largo Tevere, zona Saione. Il venerdì, lì davanti alla moschea, le macchine vengono parcheggiate un po’ dove capita. Negli altri giorni, anche. In particolare le foto inviate dal lettore mettono in mostra come si parcheggi tranquillamente anche sulle strisce pedonali con buona pace di tutte le regole, quella relative alla circolazione e quelle relative all’educazione.

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