Cattedrale, riaperte le finestre circolari chiuse da quasi un secolo

Intervento realizzato con il contributo di Ubi Banca. Vescovo: "Ritrovano luce i capolavori di Marcillat". Silvano Manella (Ubi): "Pronti a valorizzare il centro e il territorio"

Il vescovo Fontana e Silvano Manella in  Duomo

Il vescovo Fontana e Silvano Manella in Duomo

Arezzo, 3 febbraio 2018 - Erano state murate prima della seconda guerra mondiale: motivo? Sostanzialmente economico,. la tramontana battente e i vetri  che andavano continuamente in frantumi e che per questo andavano sistematicamente sostituiti. Riaprono ora, quasi un secolo dopo, a ridosso della Madonna del Conforto.

Sono le finestre circolari poste nella parte superiore della navata centrale della Cattedrale, sul lato nord-est: e che restituiscono il Duomo alla luce che aveva prima che i nostri antenati decidessero così drasticamente di correre ai ripari. 

"E' un intervento che consente di rivedere anche gli affreschi di Marcillat nelle condizioni alle quali erano visibili dalla notte dei tempi". Il Vescovo Riccardo Fontana è eufori all'idea anche simbolica "din ridare luce ad Arezzo" dopo gli anni della crisi. E ringrazia al suo fianco il direttore della macro area Lazio, Toscana Umbria Silvano Manella.

"Per noi -ha spiegato -è un modo di esseer vicini al territorio: rientra nel profondo del nostro modo di fare banca, abbiamo un'area Comunità impegnata proprio a finanziamenti a fondo perduto per opere rilevanti e vicine alla gente. E questa idea di ridare luce al Duomo mi ha appassionato subito".

L'intervento si è svolto a 37 metri di altezza, a sbalzo nel vuoto, agendo nel rispetto dei decori medievali. Scegliendo con l'occasione di garantire non solo la luce ma anche il ricambio dell'aria, grazie a tecnologie avanzate. Lavori seguiti direttamente dall'architetto Gianclaudio Papasogli Tacca.