Adozioni a chilometri zero. «La Caritas ha bisogno d’aiuto»

Campagna della parrocchia: «Il volontariato da solo non basta»

I volontari della mensa della Caritas di Ponsacco che ha aperto la nuova sede in via Valdera C

I volontari della mensa della Caritas di Ponsacco che ha aperto la nuova sede in via Valdera C

Ponsacco, 21 febbraio 2018 - Gli altri.  Le associazioni. La mensa. La Caritas. I poveri. Gli altri, appunto. Come se del nostro aiuto non ci fosse mai bisogno: quasi il mondo bussasse sempre alla porta altrui e il battente risuonasse lontano nello spazio e nel tempo. E invece siamo a Ponsacco.

Anche qui la povertà è un’emergenza concreta che non riguarda solo «stranieri» ma anche famiglie i cui cognomi spesso hanno ben poco di esotico. Cibo, acqua, docce, posti letto, pacchi per coloro che non arrivano a fine mese. Un ingente impegno che la parrocchia di Ponsacco si è presa in carico e che costa parecchio.

Quanto? 45mila euro l’anno. Tanto, è vero. Ma perché le necessità sono molteplici: dal dramma di chi ha perso il lavoro a quello dei padri divorziati senza più un tetto. Da chi resta senza domicilio e si trasforma in un fantasma che nessun Ente può aiutare.

E allora, per sostenere questo presidio, la parrocchia di Ponsacco ha lanciato una campagna che ha chiamato simbolicamente «adozione a chilometri zero». «Il volontariato – spiega don Renzo Nencioni – da solo non può più bastare. Ogni giorno circa 20 persone si nutrono alla nostra mensa. Ogni notte da 3 a 5 persone dormono nella Casa di Betania. C’è bisogno di acqua, gas e cibo». E la parrocchia cerca aiuto perché da sola fatica a portare avanti questo impegno verso il prossimo.

«Per questo cerchiamo persone di buon cuore – continua don Renzo – che versino ogni mese una quota di 10 o 15 euro per sostenere la Caritas. La Fede deve farsi anche azione». Dalla segreteria parrocchiale sarà rilasciato un attestato a tutti coloro i quali aderiranno a questa iniziativa. E’ urgente. «Inoltre ci auguriamo – continua Don Renzo – che tutti gli enti pubblici aprano un dialogo con la nostra Caritas: abbiamo bisogno di un impegno diretto e di un supporto di sostegno anche da parte delle istituzini». «Mi auguro che Ponsacco – conclude l’arciprete – risponda al nostro appello con generosità per continuare ad aiutare tante persone in paese».