A 105 anni trova un bot del 1948, «Ora chiedo allo Stato 27.450 euro»

Il titolo da 2000 lire scadeva nel 1978. Perché può esigere la somma

Soldi (Ansa)

Soldi (Ansa)

Viareggio, 26 novembre 2017 - Vecchi titoli di credito sempre esigibili. Si moltiplicano i casi, anche eclatanti. Dopo quelli che hanno visto protagonisti i parenti di vecchi militanti del Pci (che hanno presentato il conto al Pd attuale discendente a tutti gli effetti del vecchio partito comunista) ecco un altro caso in città. Ma questa volta i seguaci di Palmiro Togliatti non c’entrano.ù

 La protagonista è un arzilla signora, Assunta G., classe 1912 quindi di 105 anni, originaria di Fermo nelle Marche e residente a Viareggio. Tramite la figlia e alcuni nipoti si è rivolta al patronato Agitalia di Roma che è specializzato in questo tipo di rivendicazioni ([email protected]). Chiede allo stato la somma di 24.450 euro per il prestito contratto o dal marito o da altri parenti. Il prestito ammontava a 2000 lire versati allo stato il 1° luglio 1948 al tasso certificato del 3,50 per cento. Una sorta di bot ante litteram. E’ lo stesso Giovanni Rossetti di Agitalia a spiegare nei dettagli la causa intentata.

«Qualche settimana fa nonna Assunta mentre guardava alcune vecchie foto di famiglia ha rinvenuto fortuitamente custodito dietro una di queste un Certificato di debito pubblico datato 1948, del valore di 2000 lire. Il titolo, del quale non aveva mai avuto contezza, era restituibile dopo trent’anni con gli interessi maturati ogni sei mesi. Quindi nel 1978. Non è nominale e quindi poteva e può essere pagato al portatore».

Agitalia ha fatto stimare da un suo consulente contabile il documento il quale ha valutato un rimborso, con il favore degli interessi legali, della rivalutazione e della capitalizzazione, dalla data di emissione a quella del ritrovamento, pari come si diceva a 27.450 euro. Abbiamo chiesto a Rossetti se ci siano problemi dovuti al fatto che è passato tanto tempo dalla scadenza del titolo, come dicevamo avvenuta il 1978. «Secondo la legge vigente – spiega Rossetti : la volontà di rimborso può essere espressa a 10 anni dal ritrovamento che è avvenuto pochi giorni fa e quindi secondo noi non c’è decorrenza dei termini».

L’anziana signora viareggina tramite i suoi parenti ha delegato Agitalia ad effettuare il contenzioso che è regolarmente partito. L’obiettivo è recuperare la somma nel valore stimato. L’associazione ha inoltrato un’istanza al giudice di pace di Lucca affinchè ingiunga alla Banca d’Italia il pagamento entro quaranta giorni dei 27.450 euro.

«Banca d’Italia ed il Ministero delle Finanze – spiega Rossetti – obbligati in solido ad onorare tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica Italiana». Secondo il documento recuperato il prestito inzialmente doveva rendere ogni anno 70 lire, una somma consistente per l’epoca. Il pagamento degli interessi doveva essere con cedole semestrali il 1° gennaio e il 1° luglio per trent’anni fino al 1° luglio 1978.