Italiani con la voglia di finanziare i partiti. Cresce la torta del due per mille: da 11,7 milioni del 2016 a 15 milioni. Metà è del Pd

Due per mille partiti. Nel 2017 assegnati 15 milioni. Sale il Pd che passa da 6,4 a 8 milioni. A prendere soldi anche Nuovo Centrodestra, Udc, Stella Alpina e l'Unione Sudamericana Emigrati Italiani

Una torta complessiva da 15,3 milioni di euro che verrà suddivisa da 27 partiti. E la fetta più grossa (praticamente la metà) andrà al Partito democratico. Questo il quadro che emerge dai dati, pubblicati dal dipartimento Finanze del ministero dell’Economia, relativi al gettito derivante dal due per mille Irpef 2017 che viene distribuito ai partiti. Dati importanti, considerando che siamo alla vigilia delle elezioni e, in assenza di finanziamenti pubblici ai partiti, è questo, in parte, il mezzo di sostentamento per le formazioni politiche (fatta eccezione del Movimento 5 stelle che, come si sa, ha rifiutato di passare all’incasso perché “noi non siamo un partito”).

Ma a questo punto andiamo ad analizzare più da vicino i dati. Innanzitutto, si registra un aumento sostanzioso delle “donazioni” da parte dei contribuenti: siamo infatti passati 11,7 milioni del 2016 a 15 milioni di quest’anno, con un aumento parallelo anche dei cittadini che hanno deciso di destinare il loro due per mille ai partiti politici. Se infatti l’anno scorso erano stati 971.983 (il 2,38% dei contribuenti), quest’anno siamo saliti a 1.228.311 (il 3,01%).

A incassare di più è, come detto, il Pd che riceverà quasi 8 milioni di euro (7.999.885) da 602.490 contribuenti. Nonostante il vistoso calo nei sondaggi, raffrontando i dati 2017 e 2016, si nota che il partito guidato da Matteo Renzi è cresciuto e non di poco dato che l’anno precedente aveva ricevuto 6,4 milioni grazie alla scelta di 491mila contribuenti.

Le altre scelte – Segue la Lega Nord, con 1.894.085 euro da 172.771 contribuenti. Terza Forza Italia con 850.392 euro da 62.284 contribuenti. Via via tutti gli altri, a cominciare da Fratelli d’Italia (789.937 euro grazie a 64.682 contribuenti), Sinistra Ecologia Libertà (753.985 euro da 65.157 contribuenti) e Rifondazione Comunista (611.337 euro da 61.383 contribuenti). Tra le new entry rispetto al 2016, Possibile. Il partito guidato da Pippo Civati è stato scelto da 19.613 contribuenti e riceverà 247mila euro.

Chi non muore si rivede – Curioso che tra i 26 beneficiari, spunti anche il Nuovo Centrodestra. Il partito di Angelino Alfano, che ha di fatto chiuso i battenti a marzo, è stata l’opzione di 13mila contribuenti, grazie alla quale riceverà circa 201mila euro. Ma non c’è da sorprendersi, considerando che tra i fortunati ci sono anche Fare! di Flavio Tosi (che riceverà 46mila euro), Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto (64mila euro), Scelta Civica (100mila euro) e finanche l’Udc: per il partito che fu di Pierferdinando Casini, assegnati 39mila euro. Finita qui? Certo che no. Menzione speciale ad altre tre formazioni che compaiono nella lunga lista: Stella Alpina (che godrà di 32mila euro), Unione per il Trentino (54mila euro) e la immancabile Unione Sudamericana Emigrati Italiani. Per l’Usei ben 105mila euro.

Tw: @CarmineGazzanni