«È con grande dispiacere che ho deciso di lasciare il gruppo consiliare e il partito di Forza Italia non condividendone da tempo più la linea politica sia nazionale che locale». Con queste parole Antonio Bonavita, che aveva già da tempo lasciato la maggioranza mettiana per passare all’opposizione, annuncia il suo addio al partito di Berlusconi. «Agli amici con cui ho militato in questi anni e a cui sono legato da sentimenti di amicizia sincera auguro ogni fortuna sicuro che insieme costruiremo un centrodestra in grado di vincere le prossime elezioni» conclude Bonavita che da oggi è indipendente di destra.
Una mossa strategica quella di Bonavita? Probabilmente si. Il consigliere dopo aver lasciato la maggioranza di Franco Metta ha ora deciso di smarcarsi dal gruppo azzurro, probabilmente per andare ad ipotecare – nelle prossime settimane – un ruolo nella Lega di Salvini. Si rimarca la linea alternativa a Metta, si aprono le porte ad altri ingressi (Vincenzo Specchio ad esempio, ndr) e si prova a costruire un’opposizione di destra all’interno dell’aula consiliare. Due riflessioni vengono naturali: probabilmente il civismo di questi anni, considerate anche le richieste di contatto per la Lega dagli attuali banchi della maggioranza, era ed è di destra; a Fratelli d’Italia – forza extraconsiliare – gli altri gruppi di destra rispondono facendo proseliti in consiglio, tra mettiani e mestieranti della politica.