Olbia, presunto terrorista islamico assolto dall'accusa di furto di corrente elettrica
Imitias Khan, uno dei pakistani finiti in carcere e ancora sotto processo per terrorismo a Sassari, era stato denunciato dall'Enel
OLBIA. Imitias Khan, 44 anni, uno dei pakistani finiti in carcere e ancora sotto processo a Sassari con l’accusa di far parte della cellula terroristica di Al Qaeda è stato assolto ieri dall’accusa di furto di energia elettrica.
L’uomo, accompagnato in aula a Tempio sotto una nutritissima scorta, era stato accusato da Enel di essersi collegato abusivamente ad un contatore del condominio di via Duca di Aosta, dove risiede da diverso tempo e dove è stato arrestato, nell’aprile del 2015, con l’accusa di far parte di una organizzazione terroristica che organizzava attentati dinamitardi in Pakistan, oltre che di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e la raccolta di fondi destinati al finanziamento delle scuole islamiche dove si predica la jihad, la guerra santa contro gli infedeli.
Ieri il difensore dell’uomo, l’avvocato Angelo Merlini, ha argomentato la sua tesi difensiva sul fatto che non vi era alcuna prova che il suo assistito avesse utilizzato illecitamente l’energia elettrica prelevandola da contatori accessibili a chiunque.