Il candidato pentastellato da Bruno Vespa precisa: "Ha iniziato Beppe, il Movimento così è nato ma ora è sempre più grande e io ora sono il capo politico"

Nessun parricidio, ma le strade di Beppe Grillo e del nuovo M5S d'ora in poi correranno parallele. Dopo il lancio del nuovo blog di Grillo, a definire i contorni della situazione ci pensa lo stesso Luigi Di Maio che assume completamente su di sé il ruolo di capo politico del Movimento, con tutte le conseguenze del caso. "Il M5s sta facendo quello che ha sempre detto: è stato fondato da Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo nel 2009, nel 2005 è nato il blog di Grillo, ma ora il M5S cammina sempre di più sulle proprie gambe".

Nessuna rottura rispetto al passato quindi, ma una naturale evoluzione, sembra sottolineare Di Maio. Di fatto però è lui stesso a dire che "Beppe resta il garante e il padre nobile, poi però esistono un nuovo statuto, il sito Blog delle Stelle e un nuovo simbolo". Insomma, il processo cominciato al Viminale venerdì 19 gennaio è irreversibile. Sono bastati cinque anni per cambiare tutto. Nel 2013 Grillo saliva da solo le scale del ministero degli Interni, questa volta erano in tre: lui, il candidato premier e il presidente dell'associazione Rousseau, Casaleggio Jr, a sottolineare la natura tricefala del Movimento. E c'è già chi, come il segretario Pd Matteo Renzi, ironizza: "Grillo si è scisso da Di Maio". Ma, attraverso il salotto di Bruno Vespa, è lo stesso candidato premier Cinquestelle a chiarire alla nazione il senso di quel che è successo. Quasi a venire incontro a un possibile smarrimento iniziale nato in una fetta di elettorato. "Ha iniziato Beppe, ma adesso il M5S è sempre più grande e va avanti con le proprie gambe senza nessun parricidio – sottolinea – Grazie a lui il Movimento è nato e io ora sono il capo politico".

Insomma, la fase adulta del Movimento è cominciata. Che il cordone ombelicale sia definitivamente tagliato però lo dimostrano queste parole: "Senza con questo sminuire il ruolo di Beppe, il garante è un riconoscimento che si dà a chi ha fondato il Movimento", dice Di Maio. La linea politica adesso la danno i cittadini, il capo politico – cioè lui – e la "democrazia diretta" di Rousseau. "Beppe darà l'indirizzo nelle politiche internazionali", precisa. Se non si può parlare di rottamazione è soltanto perché Beppe Grillo sembra aver fatto tutto da sé. La sua è una nuova avventura "di liberazione", di fantasia, di utopie, di sogni e di visioni. Grillo torna alle origini e per farlo, come nelle migliori tradizioni, deve cambiare tutto, daccapo. Il suo blog, tra i primi famosi in Italia e uno fra i più visitati, si stacca da quello del Movimento 5 Stelle, come annunciato, e prosegue il suo cammino visionario in cerca di altri "folli e artisti" con i quali inseguire "l'utopia". 

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