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29 ottobre

Lettere al Direttore (2)

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emanzini@laprovinciacr.it

31 Ottobre 2017 - 04:00

L'INTERVENTO
Il nemico vero è l'integralismo dell'economia
Gentile direttore,
il grande racconto della storia continua ormai dall’11 settembre 2001: Torri genelle. Data in cui la politica internazionale ha visto cambiare in pochissimi mesi i suoi orizzonti e i suoi confini. Come in una favola tutto è apparso subito chiaro: la religione islamica, si dice, avrebbe dichiarato guerra all’Occidente.
Ci troveremmo, dunque, nel bel mezzo di una nuova guerra di religione dichiarata dal mondo islamico a quello cristiano. La si è battezzata ‘Guerra al Terrorismo’, con la tutela dell’allora Presidente americano George W. Bush e la passività dell’Onu. Una scia di morte e di bombardamenti sulla popolazione civile tipico della politica di invasione Usa: dall’Afganistan all’Iraq, alla Siria. Obiettivo caccia al terrorismo internazionale di matrice islamica e imposizione di Governi democratici. Come se importare modelli occidentali di democrazia e diritto non sia perdente e controproducente, non perché l’islam sia incompatibile con essi, ma perché l’universo concettuale è diverso. I nuovi nemici della democrazia occidentale hanno poi modificato il nome, in modo sospettosamente troppo celere, svariate volte: Talebani, Al Qaeda, Isis, Stato Islamico, Saddam Hussein, Bin Laden, Gheddafi ect. Confusione mediatica.
Dall’altra parte del globo un’Europa che cambia la sua economia, e i suoi confini, con l’introduzione dell’euro, con esorbitante rapidità, senza un’identità comune, se non quella che le banche impongono dal loro vortice di proiezioni economiche. Garbuglio. Ed ora i profughi. La nuova tratta di schiavi del terzo millennio. Mano d’opera e base elettorale gratuita. Una nuova Babilonia, dove l’unico linguaggio, che abbia semantica riconosciuta, e sembra unire la ‘nuova umanità’ è ‘l’economese’.
Eppure la prospettiva di questa storia, apparentemente già scritta, la si può rovesciare, sia pure per cenni, guardando le cose da un angolo prospettico diametralmente opposto: non sembra una guerra di religioni, né una guerra tra Occidente e resto del mondo (povero). Piuttosto si manifesta come una guerra diretta all’ontologia dell’uomo occidentale o orientale che sia. L’attacco è indirizzato, sagacemente, al cuore delle religioni e al trascendentale che queste rappresentano. Il trascendentale è uno degli ultimi baluardi che resiste al materialismo storico.
A chi può infastidire la religione ora che i baluardi del comunismo apparentemente sono caduti? Il contrario della religione della trascendenza è il capitalismo che è ateo, nichilista e, per ciò stesso, nemico di ogni religione della trascendenza. È la lobby del partito unico della produzione capitalista che ha dichiarato guerra all’islam e a ogni religione della trascendenza, cristianesimo compreso. Gli attuali governi liberali-progressisti veri cavalli di troia. Obiettivo: sottomettere politica e religione all’economia. Le religioni della trascendenza restano un ostacolo per l'economia di mercato: già solo in ragione del fatto che sono monoteismi alternativi a quello del mercato. Già solo per il fatto che ci ricordano che il vero dio è quello che è ‘nei cieli’ e non nelle banche; che i luoghi sacri sono le chiese, le moschee i templi e non i centri commerciali.
Le religioni (e le filosofie) dunque restano una feconda risorsa di senso e di opposizione rispetto al monoteismo idolatrico del mercato. Il nemico dell’Occidente non è quindi l’islam, senza confondere, come sta avvenendo, l’aspetto religione con la reale criticità dell’immigrazione e dell'integrazione. Il vero nemico dell’uomo appare dunque l’integralismo fanatico dell’economia e il nichilismo assoluto della forma tramutata in merce senza sostanza. Mix che sembra rinchiudere l’essere umano in una gabbia dove pochi domatori lo stanno addomesticando.
Questo fanatismo economico, questa violenza immanente del mercato appare oggi il grande nemico dell’uomo contemporaneo. Purtroppo gli apici delle tre religioni abramitiche cioè l’Ebraismo, il Cristianesimo più nello specifico il Cattolicesimo e l’Islam sembrano attratti anch’essi da questo ‘angelo di luce’ del nuovo mercato globalizzato e sembrano aver smarrito la loro vera vocazione di guida delle coscienze. Vitello d’oro. In mezzo a questa confusione prospettica un uomo sempre più edonista e solo, privo di un’identità oggettuale, vulnerabile quanto sempre più plasmabile a diventare un cliente obbediente e passivamente appagato di questo nuovo market mondiale. Consumo ergo sum.
Claudio Merlini

Ne parlo con...

Acqua, bene da difendere
Installiamo dei rubinetti alle tante fontanelle
Egregio direttore,
in molti spazi pubblici della città, prevalentemente in corrispondenza di verde e giardini, sono presenti fontanelle a disposizione dei passanti, cosiddette ‘vedovelle’. Sicuramente gradite e utili, hanno però una caratteristica che mi sembra, di questi tempi, non adeguata: l’erogazione dell’acqua continua 24 ore su 24.
Ritengo che sarebbe opportuno dotarle semplicemente di un rubinetto, sempre a disposizione del pubblico giorno e notte, per ogni necessità. Si avrebbe, anche se esiguo, un risparmio nei consumi e un segno di attenzione per la gestione delle risorse idriche, segno che verrebbe inconsciamente trasmesso ai cittadini. Mi permetto invitare l’amministrazione a valutare quanto sopra.
Giorgio Arena
(Cremona)

Sono perfettamente d’accordo con lei. Il tema della difesa di un bene prezioso come l’acqua è uno dei più dibattuti ma sarebbe utile passare dalle parole ai fatti. La sua proposta mi sembra educativa e facilmente percorribile.

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Illuminazione inadeguata
Via Paolucci de Calboli...Ho fatto anche un video
Gentile direttore,
per prima cosa la ringrazio per l’aggiunta personale che ha fatto al mio articolo, della settimana scorsa, relativo alla nuova ‘inadeguata’ illuminazione nella mia via. È trascorsa una settimana, nessuno si è preso la briga di rispondere o dare spiegazioni in merito e a me, è sorto il dubbio che, quanto scritto, non sia stato ritenuto abbastanza veritiero.
Di conseguenza, con la mia telecamera, ho fatto un video della via Paolucci de Calboli alle 21 di sera, l’ho messo in rete su youtube, così tutti potranno vedere, dal vivo, in che condizioni di illuminazione ci troviamo, noi residenti, da una settimana. Il titolo del video è ‘Cremona nuova illuminazione quartiere Po via de Calboli’. La ringrazio e speriamo che non ci lascino al buio, visto che tra poco arriveranno anche le nebbie.
Pasquale Verzellesi
(Cremona)

Insistere non costa niente e la sua segnalazione merita attenzione. Mi auguro che si ponga mano alla situazione il più presto possibile.

Le foto dei lettori

Caro direttore,
anche il cielo di Cremona - spesso grigio - ci può regalare scorci molto suggestivi. Questa immagine credo sia interessante: un cielo finalmente azzurro e due uccelli che volano 'sopra' la luna.
Salvatore Liuzzi
(Cremona)

S. Marino, passaggio in cassa
Diffida ai commissari e alla Banca centrale
Signor direttore,
si resta basiti circa la volontà del governo di tirare comunque dritto e non ascoltare nessuno. Un atteggiamento che in futuri procedimenti di risarcimento danni – ma anche in ambito penale - potrebbe pesare e non poco. Senza contare che sugli stessi commissari Venturini e Sommella pesa e potrebbe pesare un atto degli azionisti di Asset Banca datato 1 giugno 2017. In quella data gli azionisti di Asset apprendono dalla stampa sammarinese la prospettiva di cessazione in blocco dei rapporti di Asset Banca in favore di Cassa di Risparmio. Gli stessi dunque trasmettono una lettera a Banca Centrale San Marino alla procedura di Asset e a Carisp con la quale preannunciano l’imminente deposito di ricorso avverso il provvedimento di Amministrazione Straordinaria di BCSM del 12 aprile, diffidando i destinatari dal porre in essere qualsiasi atto che possa determinare effetti irreversibili per Asset Banca. Anche oggi si attende analogo pronunciamento del Tribunale amministrativo, questa volta sulla liquidazione coatta amministrativa. Cosa accadrebbe qualora - ancora una volta - il Tribunale dovesse dare ragione ad Asset Banca? Alla luce di tale diffida e soppesando l’intera situazione, forse varrebbe la pena di sedersi a un tavolo e aprire finalmente al dialogo.
Stefano Ercolani
(azionista Asset Banca)

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