Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

9 novembre

Lettere al Direttore

Gigi Romani

Email:

lromani@laprovinciadicremona.it

11 Novembre 2017 - 04:05

L'INTERVENTO

UNA SOCIETÀ CHE CELEBRA
SE STESSA CONDANNATA A MORTE

La professoressa Ada Ferrari ha offerto, il 30 ottobre, un quadro suggestivo del declino dell’Europa: il generale senso di precarietà, la ‘percezione che le grandi fedi religiose e laiche del passato si sfaldano per consegnarci a ignote solitudini’; icastiche sono le pennellate nel descrivere il declino della millenaria identità cristiana, mentre ‘impervio è il dialogo delle chiese cristiane con la società attuale’, tutto è sottoposto a ‘radicali ripensamenti’; malmessa la classe dirigente per progettare il futuro partendo - aggiungo io - da una compiaciuta incapacità di leggere i ‘segni dei tempi’.

Uno di questi segni è l’invenzione della ‘minaccia islamica’; un altro è il persistente crogiolarsi della nostra società in quello che Roberto Calasso presenta come la ‘superstizione nuova, insinuante di se stessa, la più difficile da percepire e dissolvere’, perché ha il culto di se stessa, soddisfatta della felicità ottusa di mitici Ymir o Urobori che si auto-generano e si nutrono mangiandosi.
Detto al di fuori delle immagini: è il rifiuto della cultura dominante di ricercare fuori di sè la legittimità nel produrre le indispensabili regole della convivenza. Normalmente erano le religioni ad offrire il fondamento della legittimazione del potere politico-culturale che produce le leggi.
Emblematiche le capitali della nostra identità occidentale: Gerusalemme, Atene, Roma in un crescendo illuministico, inarrestabile del sapere, dell’autocoscienza, che culmina, volenti nolenti, nella Rivelazione.
La ricaduta nella vita quotidiana della sua rimozione si è vista nella distruzione della famiglia che, da cellula normale della società, è diventata cancerogena, moltiplicandosi fino alla metastasi attuale; nella banalizzazione della sessualità neppur più percepita come ‘astuzia della ragione’ allo scopo di generare e nell’‘inconsistente liquidità della Rete’ come scrive Ada Ferrari.
Il relativismo, la sua dittatura ha distrutto la tolleranza con un sofisma che si è affermato: tutto relativo - dice il sofista - tranne questa mia asserzione; chi presume di dire la verità, fosse anche (e soprattutto) quella rivelata, è nemico della tolleranza, della libertà, dei diritti umani, è omofonico, è un nemico da relegare in sagrestia.
Per chi vuol vivere cristianamente, a beneficio anche del prossimo, il percorso è tutto in salita: è duro smantellare il misto di mode, convenzioni sociali, convenienze, opportune preclusioni, pensiero della maggioranza e... fede! E’ una vera metànoia. Eppure l’ignoranza delle verità rivelate è dannosa anche per la società. ‘Bisogna pagare tutto in questo basso mondo - diceva Celine - il bene costa molto di più’!
Sulla ‘minaccia islamica’ si continua giustamente riflettere: è un fenomeno epocale, come tanti prima di oggi, capace cioè di iniziare un nuovo modo di vivere. Quando Alarico nell’agosto del 410 d.C. arrivò a Roma coi suoi goti, San Gerolamo a Betlemme esclamò: ‘Questa è la fine del mondo’; sbagliò: era la fine di ‘un’ mondo per generare quello romano-germanico, i cui frutti, nel bene e nel male, si sono diffusi nel mondo.
Su questo colossale problema ricordo che tanto noi cristiani come loro musulmani siamo stati divisi: noi cristiani in un selva di rami (cattolici, luterani, ortodossi, anglicani...) i musulmani in sciiti e sunniti, a loro volta divisi in rispettive correnti; noi cristiani ci siamo massacrati a vicenda come hanno fatto e stanno facendo i musulmani; tutti, cristiani e musulmani, avvalendosi di alleanze spurie come la Francia alleata coi protestanti contro Carlo V°, poi col Sultano contro gli Asburgo un secolo dopo. Oggi l’Arabia Saudita possiede un oceano di bond statunitensi, seguita dalla Cina.
La secolarizzazione che ha smagrito le schiere dei fedeli cristiani, non ha lasciato immuni i musulmani! Il Corano viene sempre più eluso. Per loro vale: la mia patria è dove sto bene. Migranti da Paesi ridotti a un inferno, hanno rischiato la vita per un posto in cui lavorare e vivere in pace, accolti dalla gente locale e riconosciuti, pure loro, nella loro dignità di persone come avveniva nel Medioevo a che a Cremona e nel palazzo vescovile di Toledo. L’accoglienza vera ha come obiettivo l’integrazione, la condivisione della storia, del destino e dei valori costituzionali del Paese ospitante come è avvenuto nell’800 per le etnie tedesca, italiana, irlandese migranti negli Usa. Il nonno del presidente Trump, Friedrich, all’età di 16 anni emigrò da Kallstadt a New York nel 1885; per aver evitato il servizio militare in Germania, nel 1904 non gli venne più riconosciuta la cittadinanza tedesca! Così si stabilì con la sposa Elisabeth Christ nella città in cui è nato mio padre Angelo.
In merito ai migranti, la Germania ha scritto una pagina esemplare ribadita come programma governativo dal presidente federale Steinmeier il 3 ottobre in occasione dell’anniversario dell’‘unità tedesca’; bastava solo copiare quel modo di accogliere i migranti dall’Est Europa e dal Medio Oriente per evitare la scandalosa gestione italiana.
Giovanni Borsella

_______________________

Ne parlo con...

Via Giordano caso irrisolvibile
LA STRADA SUD UTILE SOLO SE ARRIVA ALL’OSPEDALE

Signor direttore,
per favore basta demagogia. Se per trent’anni non si è trovata una soluzione locale, vuol dire che non esiste. Bisogna ormai convincerci che il traffico di via Giordano-Cadore non si può regolamentare. Bisogna toglierlo!
Purtroppo però a questo punto bisogna solo sperare in un nuovo sindaco che riprenda il progetto riveduto e corretto, ma che soprattutto, partendo dalla via del Sale, arrivi direttamente all’ospedale senza imbuti che annullerebbero gli effetti della nuova arteria.
Ricordo che quando è stato costruito l’ospedale (io c’ero perché ero nella direzione lavori) era stata prevista la rotonda di largo Priori proprio per quello.
In altre parole, o la strada sud arriva all’ospedale, o è inutile farla. Inoltre, la carreggiata deve essere affiancata da una pista ciclabile e una pedonale (distinte), ma dovrebbe essere prevista anche una cascina come ‘parkgrill’ (una novità assoluta) dove si mangerebbero e acquisterebbero prodotti cremonesi.
Avrebbe un gran successo dopo il Torrazzo e il Museo del Violino.
Le sterili battaglie di retroguardia è bene finiscano qui.
Amilcare Maffi
(Cremona)

________________________

Le foto dei lettori

TANTI VOLTI DAI GETTI D’ACQUA DELLA FONTANA DI PORTA PO
Signor direttore,
in questi giorni passeggiavo per recarmi verso il parco al Po e ho attraversato porta Po all’altezza del palazzo dell’Inps. Sono stato attratto dalle fontane e mi sono fermato per uno scatto. Tornato a casa, nello scaricare le fotografie dalla macchina e riguardandole sul computer mi sono accorto che il getto d’acqua delle fontane nel venire giù prendeva la forma di teste con delle lunghe barbe formate dagli spruzzi di acqua e mi ricordano un pò le teste dei presidenti degli Stati Uniti.
È straordinario quello che si può immortalare con una Reflex e ancor di più ciò che si può vedere e immaginare con l’occhio umano... Io amo le mie Reflex.
Salvatore Liuzzi
(Cremona)

___________________________

Elezioni in Sicilia
Per il Pd una disfatta
Basta guardare i voti
Egregio direttore,
domenica scorsa i cittadini siciliani hanno democraticamente eletto i rappresentanti della nuova assemblea regionale.
Si è parlato molto, e molto ancora verrà detto, riguardo alla pesante sconfitta del Partito democratico e del suo segretario ed ex premier Matteo Renzi.
Non contento dei vari e variegati commenti sull’argomento, sono andato sul sito della Regione Sicilia a contare i numeri della disfatta:
La lista Pd per Micari ha totalizzato la miseria di 250.633 voti su 2.179.185 pari all’11,50% al contrario della lista Pd per Crocetta che nel 2012 totalizzò ben 257.274 voti su 2.203.165 pari all’11,68%.
Dunque uno sperpero di ben 6.641 voti pari allo 0,18%. Una autentica disfatta.
Roberto Rossi
(Gussola)

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400

Prossimi Eventi

Mediagallery

Prossimi EventiScopri tutti gli eventi