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8 dicembre

Lettere al Direttore

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emanzini@laprovinciacr.it

10 Dicembre 2017 - 04:00

IL CASO
Quanti casi di pubblicità menzognera. Chi garantisce il consumatore?
Egregio direttore,
vorrei attirare l’attenzione sulla pubblicità in generale, una pratica in molti casi menzognera o quantomeno erronea. Sentiamo che un prodotto rende 3-4 in 1 (!?): chi lo a testato? Oppure che è ‘nuovo’, escamotage per ritoccare il prezzo, dato che l’unica cosa che è cambiata è la confezione . E che dire dei prodotti che vengono spacciati come primi in Italia se non addirittura al mondo?
Quale studio merceologico internazionale ne ha attestato la bontà unita alle vendite? Ci sono poi i farmaci o parafarmaci che sono consigliati da medici , dentisti eccetera. Anche qui ci vorrebbe un attestato rilasciato dalle organizzazioni di queste categorie di dottori. E citarlo nella pubblicità.
Ancora, ci sono poi lavaggi che puliscono al primo lavaggio (!), come se fossimo abituati a lavare gli stessi panni o stoviglie due o tre volte. Nella pubblicità dei giochi d’azzardo, la frase che chiude lo spot è dedicata al fatto che il gioco induce dipendenza, peccato che viene letta velocissima e sottovoce. E’ praticamente non percepibile . Questi sono solo alcuni esempi di disinformazione che mi hanno indotto ad acquistare le merci meno pubblicizzate. Tenete conto che i costi degli spot li paghiamo noi nel prodotto.
Renato Verini
(Cremona)

Non siamo più nel Far West. Oggi esistono strumenti legislativi e istituzioni dedicate alla ricerca e alla sanzione della pubblicità ingannevole come, per esempio, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. E’ poi attivo il Codice di autodisciplina pubblicitaria, sottoscritto dalla quasi totalità degli operatori. Infine, le agguerritissime associazioni dei consumatori vigilano costantemente sul fatto che i messaggi pubblicitari non inducano in inganno i consumatori. Insomma, c’è tutto un sistema normativo e di sorveglianza che si estende anche a livello europeo e mondiale. E’ un sistema che ha portato anche a multe clamorose contro i ‘furbetti’ della pubblicità. Ricordo gli 800mila euro di multa inflitti di recente, proprio qui in Italia, a una nota casa automobilistica francese. Detto questo, ci possono essere sul mercato ancora pubblicità ingannevoli. Il buon senso suggerisce che il consumatore verifichi le ‘promesse mirabolanti’ prima di effettuare ogni acquisto.

LA POLEMICA
Mi candido al Parlamento, rinuncerò allo stipendio
Gentile direttore,
lo statuto Albertino all’articolo 50 recitava che le funzioni di senatore e deputato non davano luogo ad alcuna retribuzione o indennità. Nel giugno del 1861 il senatore Roncalli propose il rimborso del biglietto del treno per i senatori residenti lontano da Torino, proposta respinta dal Senato del Regno, motivata con l’osservazione che servire il Paese è un privilegio da vivere come un dovere senza nulla chiedere in cambio. So già che i soloni della politica mi replicheranno che a quel tempo la politica era praticata solo dai ricchi, però tornando ai giorni nostri la cosiddetta casta ha tirato troppo la corda ed il dettato dello Statuto Albertino può insegnare qualcosa.
Vedo dilettantismo nei politici attuali e molta ignoranza: il Salvini che nell’attaccare Renzi sostiene che è stato fischiato dagli ex operai Lucchini in provincia di Castagneto Carducci, quando quest’ultimo non è mai stato capoluogo di provincia neanche prima che le provincie fossero abolite. Si confonde il Cile col Venezuela, dove regnava il dittatore «Pino Che»,come scrisse su Facebook la grillina Emanuela Corda. E non vado oltre, per motivi di spazio, perché potrei citarne altri di esempi di ignoranza da parte di nostri rappresentanti in Parlamento.
Mi permetto, giunti a tanto, di chiedere al partito in cui milito (Pd) , di candidarmi a parlamentare per le prossime elezioni visto che il grado di preparazione di molti non supera certamente il mio e quello di molti altri cittadini, e mi propongo a svolgere questa funzione gratis senza beneficiare del pagamento di spese di trasporto di treno o aereo, di ricariche di telefonini, di biglietti gratis del cinema o stadio e di esenzione dal pedaggio autostradale (se ho dimenticato qualcosa includetelo pure).
Mi si dirà che non è possibile in quanto l’erogazione degli emolumenti a favore del parlamentare viene comunque fatta. Non c’è problema: il tutto lo devolvo all’Associazione per la lotta e ricerca del cancro. Quando i dirigenti del Pd cremonese convocheranno gli iscritti per comunicare l’elenco dei candidati al Parlamento tra i democratici, nel nostro collegio elettorale, applicando la prassi consueta che è quella di far sottoscrivere ai militanti una decisione già presa dai vertici, sono certo che il sottoscritto non farà parte di questo elenco. Tuttavia voglio sfidare coloro che verranno candidati dai democratici, a sottoporsi alle condizioni alle quali lo scrivente si sottoporrebbe volentieri, visto che il ruolo di parlamentare svolto con questi privilegi non è più tollerato dai cittadini e svolgerlo gratuitamente è il minimo richiesto. Sono strasicuro che nessuno si sottoporrà a tali condizioni.
Giorgio Demicheli
(Cremona)

Giardini di Piazza Roma
Quante infrazioni  con le moto e le bici
Egregio direttore,
essendo abbastanza mattiniero mi sono preso la briga di accertare quanto succede nei giardini pubblici di piazza Roma. Accomodatomi su di una panchina ho ravvisato situazioni veramente incresciose, per non dir di peggio. Ciclisti che attraversano a fari spenti, ciclomotori che sfrecciano come se fossero su strada con vigili urbani che, in più circostanze, hanno sorvolato su tali episodi ritenendoli del tutto trascurabili. Per non parlare, poi, di quei ‘signori’ che portano i cani, non solo per lasciarli sfogare in corse sfrenate, ma pure per fare i propri bisogni. Non sarebbe il caso di provvedere con sorveglianti in borghese e di sanzionarli come si deve?
Gaetano Solfi
(Cremona)

Democrazie e corruzione
L’Italia oggi processa il fascismo calunniava
Egregio direttore,
ribaltare il discorso accusando la controparte di essere espressione dell’altrui odio e intolleranza a proposito della verità sulla corruzione nel fascismo per ribaltare pari accusa sulla democrazia nata dalla Resistenza è un paradosso che riesce bene al maître à penser Gian Alberto D’Angelo. Peccato che nel confronto dimentica che in democrazia il corruttore è processato e messo in galera mentre durante il ventennio il gerarca incaricato di scoprire la corruzione bastava calunniarlo di ‘omosessualità’ per rovinargli carriera, reputazione ed eliminare solo lui dal partito e dalla società in modo che nulla cambiasse nel bengodi di regime, come accadde per Augusto Turati e Giovanni Giuriati. Dai carteggi ritrovati compreso quello con la scritta ‘Riservatissimo’ vergato dal Duce risulta che il fascismo è stato lo strumento di arricchimento illecito non solo di tangenti finite nelle tasche di Mussolini ma anche di molti gerarchi e loro familiari, attraverso affari illeciti, ruberie pubbliche colossali, l’uso spregiudicato del potere bancario, traffici di ogni genere anche con la malavita organizzata. Il Duce sapeva e lasciava fare tant’è che nel dopoguerra i conti bancari cifrati di 70 gerarchi giacenti nelle banche svizzere per una strana coincidenza i documenti finirono bruciati e le somme impossibili da restituire. Utilizzando una poderosa macchina propagandistica il Regime riuscì a costruirsi un’immagine ‘totalitaria ma onesta’ da sopravvivere alla sua disfatta e l’incorruttibilità del Duce e dei suoi gerarchi rappresentano miti, leggende e luoghi comuni sui quali si beano ancora oggi l’estrema destra, i partiti populisti emergenti e la pubblica opinione qualunquista. Del resto in Italia va così: gli immorali ci fanno la morale, le cariatidi parlano di rinnovamento e i fascisti pretendono di spiegarci la democrazia.
Sergio Noci
(Soresina)

Sostegno all’Infanzia Onlus
I vigili del fuoco bravi e generosi
Signor direttore,
è doveroso e gratificante per me, a nome del consiglio direttivo, dei Volontari dell’Associazione S.a.I. - Sostegno all’Infanzia Onlus di Cremona e mio personale, ringraziare pubblicamente a mezzo stampa l’Associazione vigili del fuoco del Comando di Cremona per la cospicua donazione elargita al sodalizio che rappresento durante la commovente e suggestiva cerimonia avvenuta lunedì 4 dicembre scorso presso la caserma di Via Nazario Sauro in occasione della festa di Santa Barbara, per le statutarie finalità di solidarietà sociali rivolte ai bambini in terra di missione. Ed altresì complimentarmi con gli appartenenti alla stessa per aver voluto ricordare tangibilmente anche un’altra realtà benefica similare alla nostra operante in Perù, tramite don Giuseppe Ghisolfi, parroco di Borgo Loreto ed aver inoltre premiato due studenti meritevoli congiunti di loro colleghi. Nel contempo mi associo, amareggiata, alla pubblica condanna per il vile e squallido furto dell’elmetto presso il cippo eretto al civico cimitero a ricordo dei vigili del fuoco defunti.
Anna Balestreri Avogadri
(presidente Ass.ne S.a.I. - Sostegno all’Infanzia Onlus, Cremona)

Violenza sulle donne
Meno casi, più rischi di femminicidio
Signor direttore.
c’è un paradosso: diminuisce la violenza ma aumenta il rischio dei femminicidi. Lo dicono i dati Istat dal 2014 al 2016. Ha contribuito a questa crescita di consapevolezza la rottura del silenzio anche nei media che da anni, grazie anche al ruolo delle donne al loro interno, ne parlano, informano, contribuendo a creare un clima di condanna sociale che fa sentire le donne meno sole. Hanno contribuito le donne che si sono impegnate nella lotta contro la violenza nell’associazionismo e nelle istituzioni. (...) Concludendo cosa fare: servono massima vigilanza, massimo impegno, di tutti gli attori in campo, delle donne in primis. Bisogna continuare a parlarne sui media e meglio, bisogna adottare politiche permanenti al di là dei governi. Bisogna eliminare gli ostacoli che impediscono alle donne di denunciare, e accompagnarle nel percorso di uscita dalla violenza.
Andrea Delindati
(Cremona)

Immigrazione e sicurezza
Politica incapace. Sistema da cambiare
Signor direttore,
bisogna cambiare radicalmente il sistema di una politica incapace di risolvere i nostri problemi prima che sia troppo tardi, bersagliati quotidianamente dalle stesse parole, senza mai risolvere i nostri problemi più urgenti che sono l’emigrazione e la giustizia che non funziona. L’affluenza quotidiana di profughi clandestini sbarcati sulle coste italiane, siamo già a oltre 5 milioni mantenuti dallo Stato trascurando altrettanti italiani con una spesa di 30 miliardi l’anno. Un mese fa sono sbarcati 421 minorenni. Dove sono i genitori, quale sarà il loro avvenire? Successivamente sono sbarcati 30 cadaveri di donne tutte minorenni e incinte, questa è una vergogna scandalosa, con un altro barcone capovolto nel Mediterraneo con oltre 30 cadaveri sbranati dagli squali, e tutti i giorni salvataggi in mare. Quando finiranno questi scandali da una politica assente?
Non posso permettermi suggerimenti, ma tutto è possibile se si riportassero subito indietro da dove sono arrivati scaricati in mezzo al mare su zattere pericolose. Se non si chiudono le frontiere quale sarà l’avvenire dei nostri figli? C’è da notare un forte calo di nascite italiane, con un forte aumento di nascite straniere.
Un altro problema serio è la giustizia che non funziona, con furti, rapine e violenze quotidianamente in aumento, con tanti presi, processati al mattino, condannati e alla sera subito liberi. Criminali che uccidono condannati a soli 5-10 anni di prigione (...).
Antonio Pagliarini
(Isola Dovarese)

Dove dobbiamo investire
Macché ius soli. Soldi sul turismo
Gentile direttore,
il senatore Grasso ha preso guida di un nuovo soggetto Liberi e uguali. Tornado alla carica: «Approvare lo ius soli entro fine legislatura». Da ricordargli che l’Italia è il primo Paese riguardo le bellezze naturali, la cucina e le bellezze artistiche. Ne deriva che invece che sull’immigrazione si dovrebbe investire sul turismo.
Silvio Pammelati
(Roma)

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Commenti all'articolo

  • ik2ugg

    19 Luglio 2018 - 09:59

    buongiorno, avrei un articolo/lettera riguardo i problemi della cittadinanza e dipendenti della motorizzazione di cremona, con alcune foto. Come posso contattarla? Successivamente appena autorizzato le invio il tutto Cordiali saluti il Coordinatore Confintesa Ministerop Trasporti e Inf.

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    • Daniele Duchi

      19 Luglio 2018 - 11:06

      buongiorno, deve inviare la sua lettera a lettere@laprovinciacr.it

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      Rispondi

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