L'ANALISI
12 Ottobre 2017 - 16:56
CREMONA - Il primo furto risale al 24 febbraio del 2016, a Corte de’ Cortesi. In un’azienda agricola, la banda dei fotovoltaici ruba 300 pannelli, 100mila euro il valore. L’ultimo è del 27 ottobre successivo, a Berlingo, nel Bresciano. In mezzo, altri colpi. Nove furti aggravati, 1.480 pannelli fotovoltaici rubati, più tre inverter — 470mila euro il valore complessivo — destinati ai porti di Genova o in Spagna, caricati sulle navi per il Marocco con fatture false. Sono i numeri dell’operazione ‘Luce del deserto’ dei carabinieri, che dopo un anno di indagini, lo scorso aprile hanno arrestato la banda. Si tratta di cinque marocchini che giovedì 12 ottobre hanno patteggiato davanti al presidente Giuseppe Bersani. La pena più alta - 2 anni e 8 mesi di reclusione — è stata inflitta a El Hassan Majidi. Due anni e sei mesi di reclusione li hanno patteggiati Adil Qibbouch, Fouad El Manfalouti e Ahmed Hamadate; un anno e otto mesi a Najim El Krioui (pena sospesa, perché incensurato).
Majidi e Hamadate restano in carcere, Qibbouch ed El Manfalouti agli arresti domiciliari. Il presidente Bersani ha rigettato le richieste delle difese di revocare le misure.
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