L'ANALISI
06 Ottobre 2018 - 08:15
I pendolari della linea per Milano
CREMONA - Lungo la linea per Milano, un guasto alla rete elettrica e come conseguenze prima una sosta inattesa nella campagna lodigiana e poi ritardi a catena su tutte le corse del mattino; e sulla tratta per Brescia, un malfunzionamento agli impianti che regolano la circolazione ferroviaria tra le stazioni di Brescia e San Zeno e come impatto deficit fino a tre quarti d’ora: se il giovedì era stato nero, con l’andata verso la città della Leonessa e il ritorno dal capoluogo regionale trasformato in Odissea, il venerdì dei pendolari cremonesi è stato un incubo. E va da sè che, disagio dopo disagio, la misura sia colma.
E a fronte di uno scenario che pare peggiorare giorno dopo giorno, a dimostrazione di come sull’orlo dell’esasperazione serva una risposta rapida e concreta alla delicatezza del momento, venerdì 5 è intervenuto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. «Stiamo lavorando per garantire un servizio di qualità a tutti i pendolari lombardi — ha provato a rassicurare il governatore —. Abbiamo impostato in modo diverso il rapporto con Ferrovie dello Stato e qualche importante risultato lo abbiamo già raggiunto, come far fronte insieme alle emergenze attraverso l’arrivo di 14 treni aggiuntivi a partire da ottobre ed entro dicembre, in vista dell’entrata in vigore dell’orario invernale, e attribuendo maggiori poteri all’amministratore delegato di Trenord».
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