Raccordo autostradale Salerno-Avellino, PRC: “I soldi ci sono e devono essere spesi e cantierizzati”

“Com’è noto la Salerno-Avellino è una importantissima infrastruttura utilizzata da migliaia di autoveicoli commerciali, di trasporto pubblico, di singoli cittadini, il tratto collega le due provincie di Salerno e di Avellino ed è anche di collegamento tra l’autostrada A3 ed A30, con la bretella verso il porto di Salerno e con la tangenziale di Salerno. Da anni si sottolinea la necessità di una immediata riqualificazione, messa in sicurezza e ampliamento di tale fondamentale arteria autostradale. Diverse Amministrazioni Comunali della valle dell’Irno e il movimento sindacale hanno più volte sollecitato in tale direzione e nello scorso mese di marzo sembrava che, dopo la delibera del CIPE del 21 marzo scorso che approvava il progetto preliminare e lo stanziamento dei primi 232,3 milioni (primi due lotti, tratto Fratte-Fisciano), la macchina burocratica si fosse messa in moto e che entro il 2018 si potesse appaltare”. E’ quanto dichiarano, in un comunicato congiunto, le federazioni provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Salerno e Avellino.

“Ora invece un timore: dirottamento dei fondi verso il nord nel silenzio impressionante della deputazione locale. E un pericolo concreto da scongiurare immediatamente con una forte e necessaria mobilitazione non solo degli EELL ma anche dei sindacati e della popolazione interessata. Affrontare questa questione significa iniziare ad affrontare la complessità di questa area territoriale compromessa dal punto di vista ambientale, urbanistico e di assetti infrastrutturali. Basti pensare all’arteria ferroviaria fino a Mercato San Severino che non è collegata con il Campus Universitario,  allo stato di abbandono e di trascuratezza di qualsiasi pianificazione urbana di tipo comprensoriale, allo stato di abbandono e di non uso e fruizione dei parchi che interessano comuni diversi (ad es. il parco Decimari, il parco del fiume Irno, le montagne della catena dei Picentini) o alla totale assenza di ruolo e di governo degli EELL nell’area industriale di Fisciano gestita dall’ASI. Sono solo una parte dei temi che in un prossimo e imminente futuro potrebbero “scoppiare” e travolgere tutti e che a nostro avviso oggi non sono nell’agenda politica. Con lo spostamento dei fondi destinati alla Salerno-Avellino, si destina la nostra area ad una perenne marginalità economica. I fondi stanziati per la Salerno/Avellino devono rimanere qui. Per favorire sviluppo economico, per favorire lavoro. Chiediamo alle Amministrazioni Locali, ai Consiglieri regionali, alla deputazione locale, alle forze sindacali e sociali di partecipare ad un primo confronto pubblico, una vera e propria assemblea popolare che si terrà giovedi 29 novembre alle ore 18,00 presso l’Hotel Dei Principati (uscita Baronissi Nord- Lancusi), in cui il Partito della Rifondazione Comunista proporrà e lavorerà per costruire un ampio fronte di lotta politica, sociale e popolare di opposizione al tentativo di “scippo” dei fondi destinati alla Salerno-Avellino”.

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Redazione

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