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«L’Africa ha un futuro solo con gli africani»

Giuseppe Ambrosoli
Giuseppe Ambrosoli
Giuseppe Ambrosoli
Giuseppe Ambrosoli

Nato nel Comasco padre Giuseppe apparteneva alla famosa famiglia dell'industria del miele Ambrosoli. Laureato alla Facoltà di Medicina di Milano, per essere meglio preparato per la vita missionaria volle andare a studiare medicina tropicale a Londra. Scelse di entrare nei Missionari Comboniani e fu ordinato sacerdote dall'Arcivescovo di Milano, Montini (il futuro papa Paolo VI). Il 1º febbraio 1956 partì per l'Uganda, destinato alla diocesi di Gulu, lì fu mandato per un breve periodo a Kalongo, dove c'era solo un piccolo dispensario. Padre Ambrosoli si rimboccò le maniche e si dedicò alla costruzione di un ospedale, contemporaneamente completò gli studi di teologia. In breve tempo l'ospedale di Kalongo si ingrandì e si arricchì di reparti, fino a diventare un punto di riferimento per l'intera Africa centro-orientale. Ambrosoli si dedicò in particolare alla chirurgia e all'ostetricia.Nel 1959, seguendo l'idea di Comboni di Salvare l'Africa con l'Africa coadiuvato dalle suore comboniane, fondò una scuola per ostetriche e infermiere che contribuì al miglioramento della qualità dell'assistenza sanitaria ugandese. Con l'ascesa al potere di Idi Amin Dada che temeva il predominio degli acholi (l’etnia del posto) iniziarono le uccisioni in massa. L'ospedale di Kalongo durante la seguente guerra ugandese-tanzaniana si prodigò per assistere i feriti di tutte le parti. Sino all’87 con l'evacuazione forzata dell'ospedale finito al centro degli scontri tra ribelli e truppe governative. Egli riuscì a mettere tutti in salvo, sottoponendosi a sforzi e sacrifici enormi, che lasciarono il segno sul suo organismo già minato da una grave insufficienza renale. Quelli che lo circondavano, viste le sue condizioni di salute a quel punto gli consigliavano di lasciare il Paese per curarsi. Ma questo avrebbe causato la chiusura della scuola di ostetricia. Padre Giuseppe rimase quindi al proprio posto ma ciò alla fine ne causò sua morte, avvenuta il 27 marzo 1987. È in corso il processo di beatificazione. •

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