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Lite e vandalismo a Veronetta
Un ferito davanti a CasaPound

L’ambulanza del 118 e le Volanti in via Campofiore, davanti alla sede di CasaPound
L’ambulanza del 118 e le Volanti in via Campofiore, davanti alla sede di CasaPound
L’ambulanza del 118 e le Volanti in via Campofiore, davanti alla sede di CasaPound
L’ambulanza del 118 e le Volanti in via Campofiore, davanti alla sede di CasaPound

Questa volta si è trattato di una lite tra ragazzi alticci che, dopo qualche insulto, hanno finito per mettersi le mani addosso. Ma poteva finire davvero male, la notte tra venerdì e sabato, in via Campofiore, a Veronetta, dove il giovane che ha avuto la peggio se l’è cavata con una prognosi di otto giorni per i pugni incassati.

Quando al 113, poco prima dell’1.20, è arrivata la segnalazione da parte di alcuni residenti, svegliati da urla e schiamazzi, quattro volanti si sono precipitate sul posto, non nuovo a episodi del genere, e hanno trovato il ragazzo, insanguinato, con ferite al volto e alla testa, e un gruppo di giovani ancora fermi davanti al civico 27, che ospita un circolo di CasaPound, mentre altri si sono subito dileguati.

Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine il ferito, insieme a una ragazza, era appena uscito dal bar «Time Out» che si trova all’inizio della stessa via, frequentato da giovani di estrema sinistra, ed era sulla strada di casa quando, all’altezza della sede di CasaPound, sarebbe scoppiato un diverbio con alcuni giovani dell’opposta fazione. Poi dalle parole si è passati alle mani finché, sul posto, sono giunti i poliziotti che, oltre alla vittima e all’amica, hanno identificato sette ragazzi riconducibili al movimento di estrema destra. Sul posto anche un’ambulanza del 118.

Nemmeno due ore di pace e, poco prima delle 3, ancora paura in via Campofiore, stavolta per colpa di un giovane che, transitando all’altezza del civico 27, probabilmente per «rappresaglia», ha divelto un cestino dei rifiuti scagliandolo contro la saracinesca del circolo di CasaPound e danneggiando lo sportellino della posta. Anche lui è stato identificato dagli agenti delle volanti. Rischia una denuncia per danneggiamento, mentre contro chi ha colpito il giovane rimasto ferito si procederà in caso di querela da parte della persona offesa.

Ma ad uscire ancor più provati dalla nottata movimentata sono stati i residenti, ormai esasperati da episodi poco piacevoli e tensioni reciproche che, dicono, «si susseguono almeno troppo spesso da quando, qualche mese fa, nella via sono approdati i militanti di CasaPound».

«Ho il massimo rispetto per le convinzioni politiche di tutti ma sono stufo di queste schermaglie e di questo susseguirsi di provocazioni», spiega Claudio Mantovanelli, che l’altra notte ha chiamato il 113.

«Non è possibile aprire la finestra e trovare un ragazzo disteso a terra in un lago di sangue. Viviamo nella paura. Ormai la situazione è diventata insostenibile».

Gli fa eco Cesare Zenari: «Prima che arrivasse il circolo, sentivamo solo gli schiamazzi notturni di qualche bar. Da allora, ci troviamo davanti a casa poliziotti in assetto antisommossa se sono annunciate manifestazioni, troviamo scritte delle diverse fazioni sui muri, una volta è stato anche scaricato del letame qui davanti. Se servirà a tornare a vivere in serenità, siamo pronti anche a fare una raccolta di firme».

«Non siamo inclini alla violenza», commenta in una nota il referente veronese di CasaPound Roberto Bussinello, Non ci piace neanche identificarci nel cliché dello scontro rossi contro neri, ma è chiaro che il consenso popolare in costante crescita non piace agli antagonisti che l’unica risposta che sanno dare è quella della provocazione».

Elisa Pasetto

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