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A Tregnago

Raduno dei reduci
«per essere
strumenti di pace»

A Tregnago
Il raduno dei reduci a Tregnago  (Zambaldo)
Il raduno dei reduci a Tregnago (Zambaldo)
Raduno reduci Tregnago (Zambaldo)

A fine gennaio, come tradizione nel ricordo della battaglia di Nikolajewka si è svolto a Tregnago il 48° Raduno dei reduci dei fronti greco-albanese, jugoslavo e russo. La manifestazione, promossa dalla locale sezione dei Combattenti e reduci, dal gruppo alpini e dall'amministrazione tregnaghese, ha visto la partecipazione anche dei sindaci di valle, di una ventina di gruppi alpini con i rispettivi gagliardetti che hanno sfilato verso la chiesa dopo l’alzabandiera in piazza Massalongo, preceduti dalle note della banda musicale La Primula di Cogollo.

 

Nella liturgia, animata dal coro Tre Torri, il parroco don Nicola Giacomi, in riferimento alla presenza di tanti alpini, ha richiamato i valori della solidarietà, del senso di appartenenza, dell'unità di ideali per cambiare il mondo e la storia, «per lasciarli un po' migliori di come li abbiamo trovati e il ricordo di tragici eventi ci faccia essere per sempre strumenti di pace». Diretti dall’insegnante di educazione musicale Roberto Barini, il coro delle scuole medie ha intonato «Dona nobis pacem», di Mozart e l’orchestra di flauti ha suonato a fine messa il «Va’ pensiero» di Verdi, mentre, dopo le struggenti parole de «L’ultima notte degli alpini» di Bepi De Marzi, intonata dal coro Tre Torri è stata recitata la preghiera dei combattenti e reduci.

 

Viste le cattive condizioni meteo si sono tenuti in chiesa i discorsi di commemorazione, introdotti dal capozona Ana per la Val d’Illasi Agostino Dal Dosso, a cui hanno fatto seguito Ettore Semperboni, presidente della sezione locale dell’Associazione nazionale combattenti e reduci e il sindaco Simone Santellani. Il presidente sezionale Ana, Luciano Bertagnoli ha chiuso leggendo una pagina commovente della morte di tre fratelli nella ritirata di Russia, testimoniata dal cappellano militare don Carlo Chiavazza. Il corteo è infine tornato in piazza Massalongo per la deposizione di una corona di alloro al monumento. 

V.Z.

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