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È morto sulla A22

Don Giacomelli,
il dolore e il ricordo
«Un vulcano di idee»

È morto sulla A22
Don Giacomelli all'inaugurazione di una pista ciclabile
Don Giacomelli all'inaugurazione di una pista ciclabile
Don Giacomelli all'inaugurazione di una pista ciclabile
Don Giacomelli all'inaugurazione di una pista ciclabile

Gli ultimi sorrisi e le ultime strette di mano li ha distribuiti giovedì sera alla Festa dell’Uva e del Vino Bardolino, don Andrea Giacomelli. Generosamente, come suo solito. Le ultime parole gentili, verso tutti. Come nel suo stile, di uomo e di prete. Poi venerdì il parroco di Cisano, un vulcano di proposte ma dal tocco garbato, se n’è andato in cielo all’improvviso. In un terribile incidente a pochi chilometri dalla sua comunità. Senza il tempo di salutare. Nel giorno degli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Mica un giorno qualunque, per chi ha fede.

 

I RICORDI

Ma comunque alla fine un giorno triste, anzi tristissimo, per chi ha conosciuto don Andrea, il suo entusiasmo e la sua apertura verso l’accoglienza, e si è trovato d’un colpo a fare i conti con la sua morte. Il parroco di Bardolino, monsignor Giovanni Ottaviani, proprio alla Festa dell’Uva ha cenato insieme a don Giacomelli. «Conserverò nel cuore questo dolce ricordo di don Andrea, oltre a sentirmi erede di alcuni progetti di cui mi ha parlato. Era molto dinamico, ti accoglieva sempre con il sorriso e sapeva mettere chiunque a proprio agio».

A Cisano dal 2010, don Giacomelli ha riqualificato negli anni l’antica pieve della frazione e potenziato le attività pastorali e ricreative. Ha promosso feste e momenti di aggregazione. Il consiglio comunale, ieri pomeriggio a villa Carrara Bottagisio, si è aperto con un minuto di silenzio. «Nel giro di poche ore siamo passati dalla gioia a un grande sconforto», dichiara il sindaco, Ivan De Beni, a nome dell’amministrazione. «Un disastro. Non ci sono altre parole. Don Andrea era quel parroco che tutti i paesi vorrebbero avere. Era simpatico, buono, bravo, impegnato nel suo ruolo. Aveva costruito molto per la frazione. La sua è una grave perdita per tutto il Comune».

Anche il mondo dello sport veronese piange don Andrea, che collaborava con il Coni e tante federazioni sportive. «Domenica scorsa era con noi a Verona per “Schiaccia la Sla”, ha officiato la messa e poi abbiamo pranzato, riso e scherzato», continua Stefano Bianchini, presidente provinciale Fipav Verona e parrocchiano di Cisano. « Don Andrea era un amico, era il mio parroco» ripete, commosso. «Era una persona positiva. Sapeva vedere sempre il lato buono e aveva una parola per tutti».

Camilla Madinelli

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