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Adrano, estorceva denaro per i carcerati del clan Scalisi: arrestato

Di Redazione |

Estorsione e tentata estorsione aggravata dall’avere favorito il clan mafioso degli Scalisi, che sono una articolazione locale della famisca mafiosa dei Laudani. Sono queste le accuse che hanno portato in carcere il pregiudicato Franceco Mannino, 35 anni, di Catania. L’uomo è stato arrestato dalla Squadra Mobile che ha eseguito una misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Catania su richiesta della Dda etnea.

Le indagini, dirette dalla Procura distrettuale di Catania e condotte dai poliziotti della Squadra mobile etnea e del commissariato di Adrano comprendono un arco di tempo tra il maggio e il dicembre dello scorso anno. Si tratta di estorsioni, una riuscita e un’altra tentata, ai danni di proprietari terrieri di Adrano.

Secondo quanto emerso dall’inchiesta, che si è avvalsa anche delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, Francesco Mannino ha tentato di imporre il “servizio” di guardiania ai proprietari della zona di 100 euro ciascuno al mese. Per chi si rifiutava c’erano minacce di gravi ritorsioni non solo alla proprietà ma anche ai familiari. Secondo gli inquirenti il denaro veniva raccolto per mantenere le famiglie degli affiliati del clan attualmente in carcere. Si tratta in larga parte delle persone arrestate nel luglio scorso nell’ambito dell’operazione “Illegal Duty” con 39 misure cautelari nei confronti di altrettanti componenti della famiglia Scalisi per mafia, estorsioni e traffico di sostanze stupefacenti.

In quella occasione tra gli arrestati c’erano anche Biagio, Alfredo e Giuseppe Mannino di 31, 54 e 55 anni, rispettivamente fratello e zii di Francesco. Anche in quel caso era emerso come il clan Scalisi gestisca nel territorio di Adrano il “servizio” di guardiania, che altro non è che la richiesta di pizzo in cambio di un controllo non richiesto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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