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Berlusconi al Politeama tra “imprensentabili”: «Siamo in democrazia, non votateli»

Di Redazione |

PALERMO – «Siamo in democrazia: se non vi piacciono, non li votate». Bastano dieci parole, a Silvio Berlusconi, per smontare «a modo suo» il casus belli delle Regionali in Sicilia: quello degli impresentabili. E dal palco del teatro Politeama il leader azzurro risponde agli attacchi dei 5 Stelle rispolverando quel garantismo che, dal 1994, ha caratterizzato la sua traiettoria politica.

In platea ci sono diversi big di FI. E gli «impresentabili», che alla «prima» di Berlusconi in Sicilia per il voto del 5 novembre non sono voluti proprio mancare. E allora ecco che al Politeama non manca Luigi Genovese, giovanissimo figlio di quel Francantonio condannato in gennaio in primo grado a 11 anni di carcere. C’è Giovanni Lo Sciuto, «ras» di Castelvetrano, indagato per il caso dei falsi invalidi nel 2013, ed evitato dallo stesso Nello Musumeci solo due giorni fa. E C’è Marianna Caronia, recente ingresso in FI e portatrice di migliaia di voti, ma anche oggetto di un’indagine per corruzione. Mancano, invece, due dei principali bersagli del M5S: Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo.

Per il resto, il ritorno di Berlusconi a Palermo sembra quasi un salto indietro a 20 anni fa: la calca che cerca di accaparrarsi i primi posti in platea, la sigla di Forza Italia, i video con le visite di Berlusconi premier sull’Isola, i flash e le strette di mano che lo circondano ad un gremitissimo caffé Spinnato dove tra panelle e caponata sosta per l’aperitivo dopo il suo intervento in teatro. Un intervento dove, al di là del suo programma di governo, Berlusconi sceglie di attaccare il suo vero avversario in Sicilia: il M5S. «Chi li vota non ragiona, non riesco a immaginare che voi mettiate una Sicilia solida nelle loro mani», scandisce l’ex premier dal palco tacciando i 5 Stelle di «giustizialismo e pauperismo: sono nemici degli imprenditori e del ceto medio».

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In platea scrosciano gli applausi. Applaude Francesca Pascale, seduta al fianco tra Gaetano Armao e la moglie di Antonio D’Alì. Applaude Vittorio Sgarbi, esaltato da Berlusconi come una star e seduto a terra. Applaude Nello Musumeci, che alla fine dell’intervento viene invitato sul palco da Berlusconi assieme a Gaeatano Micciché, ad Armao e allo stesso Sgarbi. “Andate a votare, chi è disgustato non lasci la Sicilia al M5S”, è l’invito di Berlusconi che, nonostante la rimonta grillina, continua a vedere la vittoria. Ma c’è chi, al Politeama, ricorda ben altre orde di militanti quando il leader azzurro arrivava in Sicilia. Segno di un passare del tempo che l’ex Cavaliere, scherzando con gli avventori dello Spinnato, esorcizza così: «ma io sono più giovane di voi».

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