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Giorgio La Pira “Servo di Dio”: è primo passo verso processo di beatificazione

Di Redazione |

CITTA’ DEL VATICANO – Il Papa ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante «le virtù eroiche del Servo di Dio Giorgio La Pira». Si tratta del primo gradino, a livello di Santa Sede, nel processo di beatificazione e canonizzazione del politico.

Giorgio La Pira era nato a Pozzallo il 9 gennaio 1904 ed è morto a Firenze il 5 novembre 1977. Politico della Dc, deputato, sottosegretario ma soprattutto storico sindaco di Firenze fu tra gli interpreti di quella politica intesa come «la più alta forma di carità», come amava dire Paolo VI.

Una delle persone cresciute in quel cattolicesimo, che si traduceva per alcune persone anche nell’attività politica intesa come servizio alla gente, è il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei. Citò proprio Giorgio La Pira e il suo umanesimo il giorno in cui è stato formato l’attuale governo: «Auguro al professor Giuseppe Conte di avere assorbito quell’umanesimo di Firenze, lui non è nato lì ma ci ha vissuto», disse Bassetti in riferimento proprio all’indimenticato sindaco del capoluogo toscano.

Della possibile accelerazione dell’iter di beatificazione di La Pira, aveva parlato qualche giorno fa il cardinale di Firenze, Giuseppe Betori: «E’ bene che la memoria di questi testimoni tra noi dell’opera della grazia, per i quali è stata avviata la causa di beatificazione, resti viva tra noi», aveva commentato.

Un uomo del Sud, un vero siciliano. Giorgio La Pira non tradirà mai le sue origini neppure quando nel 1951 la “sua” Firenze lo sceglierà come sindaco, come la guida cui affidare la ricostruzione nel difficile dopoguerra. Fu il sindaco delle prime case popolari costruite all’Isolotto ma anche il primo a entrare nelle officine del Pignone per difendere il lavoro dei 3.000 operai della storica fabbrica fiorentina, chiamando in causa il suo amico Enrico Mattei. Come sindaco farà fruttare la sua preparazione culturale, era docente all’Università di Firenze, ma anche quella politica. Nel 1942 era infatti uno dei giovani che, riuniti intorno a monsignor Giovan Battista Montini (il futuro Papa Paolo VI) e Alcide de Gasperi, dettero vita alla Democrazia Cristiana, e poi diventerà uno dei protagonisti dell’Assemblea Costituente.

La Pira è già chiamato il “sindaco santo”: con la decisione di Papa Francesco di oggi questo auspicio si fa più concreto. 

Oltre a quelle riguardanti La Pira, il Papa nella stessa giornata ha indicato «le virtù eroiche» di alcune persone giovanissime già care alla Chiesa: Pietro Di Vitale, laico, nato il 14 dicembre 1916 a Castronovo di Sicilia e morto il 29 gennaio 1940; Alessia Gonzalez-Barros y Gonzalez, laica, nata il 7 marzo 1971 a Madrid e morta a Pamplona il 5 dicembre 1985; Carlo Acutis, laico, nato il 3 maggio 1991 a Londra e morto a Monza il 12 ottobre 2006. Tutte e tre queste storie sono caratterizzate da una morte prematura, a causa della malattia, e dall’eroico modo di affrontarla nella fede. Carlo Acutis, patito di Internet, considerato un “genio” dell’informatica, usava il web come veicolo di evangelizzazione. Già da qualche tempo viene indicato come possibile futuro “patrono” di Internet. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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