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Attività illegali, spesi 19 mld l'anno. In Basilicata 521 segnalazioni nel 2016 |
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20/01/2018 |
| Una cifra spaventosa: 19 miliardi di euro all’anno. A tanto ammonta, secondo l’Ufficio studi della CGIA, la spesa degli italiani in attività illegali. In particolar modo per l’uso di sostanze stupefacenti (14,3 miliardi), per i servizi di prostituzione (4 miliardi) e per il contrabbando di sigarette (600 milioni di euro).
Un'economia, quella ascrivibile alle attività illegali, che non conosce crisi: l'ultimo dato disponibile (2015) segnala che il valore aggiunto di queste attività fuorilegge (17,1 miliardi di euro) è aumentato negli ultimi 4 anni di oltre 4 punti percentuali.
In Basilicata, lo studio riporta la segnalazioni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo e dei programmi di proliferazione di armi di distruzione di massa , posizionandola al terzultimo posto tra le regioni italiane. Il dato scende dal 2015 a 2016 di circa il 15%, passando da 611 segnalazioni nel 2015 a 521 del 2016. Segnalazioni effettuati da intermediari finanziari (banche e poste, intermediari finanziari ex art. 106 del testo unico bancario, poste, istituti di moneta elettronica, imprese di assicurazione, società fiduciarie, SGR, SIM ecc.), professionisti (notai, dottori commercialisti, avvocati ecc.) e operatori non finanziari (ad esempio gestori di giochi e scommesse, attività di commercio in oro e preziosi).
“Lungi dall’esprimere alcun giudizio etico – afferma il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – è comunque deplorevole che gli italiani spendano per beni e servizi illegali più di un punto di Pil al l’anno. L ’ingente giro d’affari che questa economia produce , costringe tutta la comunità a farsi carico di un costo sociale altrettanto elevato .
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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