Papa Francesco ha nominato il cardinale Raymond Leo Burke tra i membri giudicanti del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica. È una notizia significativa, visto il ruolo che il porporato ha assunto nel dibattito pubblico degli ultimi due anni in relazione ai Sinodi sulla famiglia e all’esortazione Amoris laetitiaBurke è uno dei quattro cardinali firmatari dei “dubia” ed è anche l’unico membro del Collegio cardinalizio ad aver ripetutamente e pubblicamente parlato di una «correzione formale» al Pontefice.

Il bollettino della Sala Stampa vaticana ha annunciato la nomina di cinque nuovi membri della Segnatura apostolica, il tribunale di ultima istanza che giudica nel nome del Papa ed è presieduto dal cardinale Dominique Mamberti. Nel novembre 2014 l’attuale Prefetto prese il posto di Burke, trasferito all’Ordine dei Cavalieri di Malta. Burke era Prefetto della Segnatura dal 2008. La designazione del porporato americano attesta la stima del Papa per la sua preparazione canonistica, già dimostrata dall’affidamento della  non facile missione di raccogliere le testimonianze sulla complessa vicenda delle accuse di pedofilia rivolte contro l’arcivescovo di Guam Anthony Sablan Apuron.

Insieme con Burke sono stati nominati membri e dunque giudici il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona, che della Segnatura fu a lungo officiale del dicastero anche come segretario particolare del Prefetto Achille Silvestrini. È stato poi nominato anche il Vicario emerito di Roma Agostino Vallini, che fu Prefetto della Segnatura per quattro anni, dal 2004 al 2008. Tra i nuovi giudici designati da Francesco ci sono poi l’arcivescovo Frans Daneels, segretario del dicastero dal 2008 al 2016, e il vescovo canonista Johannes Willibrordus Maria Hendriks, ausiliare di Haarlem-Amsterdam.

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