Sono i nuovi poveri. Quasi sempre passano inosservati e non si vedono, ma ci sono. Di loro si occupano la San Vincenzo-Caritas, il Ciss, consorzio dei servizi socio assistenziali del Cusio e il Comune di Omegna. «Purtroppo il numero di chi viene assistito è in costante aumento. Adesso sono 480 le persone che si rivolgono a noi in maniera continuativa - dice Maria Grazia Zanasi presidente della San Vincenzo - per venire incontro a chi ha più bisogno e per affrontare le difficoltà logistiche che il nostro lavoro comporta nei giorni scorsi abbiamo acquistato un furgone».

Il veicolo viene utilizzato due giorni alla settimana per andare a Milano al banco alimentare a ritirare i generi di prima necessità che vengono poi distribuiti mentre quotidianamente serve anche per ritirare generi alimentari freschi, prossimi alla scadenza, donati dai supermercati. Al martedì e al venerdì pomeriggio i volontari preparano e distribuiscono le borse della spesa con i generi di prima necessità.

Occorre l’Isee

«Per accedere a questo servizio adesso è necessario presentare l’Isee per accertare che il reddito delle persone che richiedono il nostro sostegno non è superiore ai 3.000 euro annui - prosegue la presidente - e anche se siamo consapevoli che nessuno può vivere con 250 euro al mese, ci siamo dovuti adeguare, ma noi, con la parrocchia, cerchiamo essere vicino alle tante necessità e richieste». Un altro tassello inserito in questi giorni è quello delle borse lavoro, progetto realizzato grazie alla Fondazione Crt per un valore complessivo di 15.000 euro. «Per il quarto anno consecutivo l’iniziativa coinvolge quattro famiglie e dieci persone - dice Zanasi - l’attività consiste nello svolgere per noi attività di volontariato per alcune ore alla settimana. In questo modo chi è coinvolto si sente anche valorizzato. L’ammontare delle borse lavoro varia dai 250 ai 150 euro e la durata del progetto, che parte con ottobre, è di otto mesi. Sono piccole somme, ma rappresentano molto. Bisogna considerare che ci sono persone che prendono poche centinaia di euro di pensione e ne pagano 300 di affitto».

L’altra sera la benedizione e l’inaugurazione del nuovo mezzo per il trasporto dei generi alimentari con il parroco don Gianmario Lanfranchini. «Non possiamo, sull’esempio di San Vincenzo de Paoli, che chiedere agli omegnesi una sempre maggior generosità - dice il parroco - la solidarietà e il senso di comunità si esprimono attraverso questi gesti di bontà. E’ così, nella carità, che noi dimostriamo e diamo testimonianza di essere veramente cristiani»

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