La diocesi di Asti oggi ha scomunicato un finto vescovo. «Domenico Fiume, alias monsignor Gabriele, si è reso responsabile del delitto di scisma previsto dalla disciplina ecclesiastica ed è pertanto incorso nella pena della scomunica latae sententiae», fa sapere pubblicamente la diocesi. «Con grave afflizione» la Chiesa astigiana, «ha preso atto che Domenico Fiume si fa chiamare `padre Gabriele´ e veste l’abito proprio del clero diocesano della Chiesa cattolica romana facendosi passare per presbitero diocesano senza aver validamente ricevuto il sacramento dell’ordine né, tantomeno, essere incardinato nel presbiterio diocesano di Asti; gestisce presso la sua residenza in Ferrere un’attività denominata `Santuario di Maria Rosa Mistica Madre della Chiesa/Monastero di San Bartolomeo Apostolo´, senza le autorizzazioni prescritte dalla vigente disciplina ecclesiastica per l’erezione dei luoghi di culto». La diocesi scrive ancora che «risulta essere aderente all’Organizzazione scismatica `Società Papa Leone XIII´; attenta reiteratamente al sacrificio eucaristico e compie altri atti di culto riservati ai ministri ordinati; si fa passare per vescovo della Chiesa cattolica, indossando le relative insegne pontificali senza essere stato validamente elevato all’ordine dell’episcopato nell’ambito di comunità unite nella successione apostolica e munite del prescritto mandato pontificio».

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