Il prossimo 20 novembre partirà la quarta edizione della scuola internazionale di Management pastorale che si svolgerà a Roma presso la Pontificia Università Lateranense fino al 6 novembre 2018. Già pervenute le prime richieste di partecipazione, non solo dall’Italia, ma anche dall’estero (Spagna e Colombia), a testimonianza dell’ormai consolidato interesse che la Scuola di Alta formazione riscuote anche a livello internazionale.

Il corso ha ottenuto il Patrocinio morale dell’Ufficio Comunicazione sociali della Cei, con una presenza significativa del suo direttore, don Ivan Maffeis. Lo slogan scelto per l’occasione ben si adatta ad una Chiesa che accetta la sfida dell’innovazione (soprattutto a livello comunicativo e formativo), in un’ottica di fede, discernimento e comunione: “La cultura dell’incontro nel nuovo scenario digitale”.

I nuovi media possono dare un contributo notevole in questo senso, poiché le reti della comunicazione umana hanno raggiunto sviluppi inauditi. «Pensare di elaborare un piano formativo senza tener conto della cultura digitale – ha affermato Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la comunicazione (SpC) della Santa Sede, durante la 64esima assemblea nazionale dell’Usmi - e della pervasività dei media significherebbe, in realtà, non avere presenti le persone a cui ci rivolgiamo, che abitano il mondo 2.0, anzi vi sono nate».

Lo stesso Viganò, nei due giorni di apertura del Corso, e precisamente il 21 novembre, sarà in aula per tenere una lezione sulle trasformazioni del Management pastorale provocate dalla rivoluzione digitale. Infatti, se da un lato lo scenario delle recenti innovazioni tecnologiche offre un numero illimitato di possibilità comunicative, dall’altro esso richiede un radicale cambiamento del nostro modo di «essere comunità» che annuncia e vive la fede.

L’obiettivo della quarta edizione del Corso è proprio questo: comprendere, guidare e comunicare i cambiamenti delle comunità di fede in un mondo iperconnesso, offrendo un modello di governance pastorale che sia in grado di interagire in maniera virtuosa e creativa con il “digitale”, allo scopo di individuare e gestire le migliori best practices necessarie alla costruzione della Chiesa del futuro.

Questo ennesimo appuntamento costituisce lo sviluppo di un percorso di formazione che è stato costruito per avere una efficacia concreta nei contesti reali di applicazione, grazie anche alla realizzazione di un Project work, che ogni studente dovrà presentare in sede di esame finale. Pertanto le materie oggetto di studio sono state articolate in cinque ambiti, tenendo conto di un approccio fortemente sistemico e interdisciplinare. Le cinque aree di studio previste sono: Progettazione pastorale, Gestione risorse economiche, creazione No Profit e Impresa Sociale, Gestione Risorse Umane e Processi organizzativi, Comunicazione strategica.

Durante la nuova edizione, sempre promossa dalla Lateranense in collaborazione con la Villanova University di Philadelphia, i frequentanti avranno inoltre la possibilità di essere protagonisti di una Spring School presso la Pul a Roma (2° edizione) e di vivere l’esperienza umana e formativa di una delle tre Summer School in calendario in Spagna, in Italia, in America Latina. I partecipanti potranno poi essere aggiornati circa le nuove frontiere del Management pastorale partecipando alle due edizioni del Festival Internazionale della Creatività nel Management Pastorale, in Italia e negli Stati Uniti, del 2018.

Per maggiori informazioni: www.pastoralmanagement.it

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