Ogni circolo (sono 37) da oggi al 22, elegge i delegati e questi sceglieranno il segretario provinciale del Partito democratico. Un’elezione all’«americana» quella che deciderà chi sarà il nuovo segretario provinciale del Pd. Lo hanno spiegato ieri nella sede di via Inviziati il candidato - e segretario uscente - Fabio Scarsi, 50 anni, con il vice segretario «in pectore» Otello Marilli, di 34, del Pd di Novi Ligure, orlandiano. Insomma una segreteria «compatta» per due terzi. «Peccato che con un terzo del partito non ci è riusciti a trovare una soluzione unitaria. Ci abbiamo provato e abbiamo fallito». Gli iscritti al Pd in provincia sono 1700.

Fabio Scarsi e con toni meno smorzati Marilli hanno parlato di questa doppia candidatura (la sfidante è Vittoria Oneto, data nell’alla Rossa/Filippi) come di una scelta «per un partito di notabili» e di una «cappa soffocante della rendita di posizione, e si pensa più a chi va a fare cosa. Mentre io vengo da un circolo che in questi giorni si è occupato dell’Ilva. La battaglia sulle persone è persa sui temi è già vinta».

Insomma il riferimento ai «notabili» è a chi la Oneto la sostiene, anche se lei dichiara di essere espressione della parte più giovane del Partito democratico. La candidatura di Fabio Scarsi ha raccolto duecento firme e «un cambiamento di paradigma con una segreteria basata sulle competenze e non sulle correnti - ha detto Scarsi -. Le nostre classi dirigenti, come gli orchestrali sul ponte del Titanic continuano a suonare. E così ci si divide per operazioni di potere anteposte al bene comune indebolendo ogni il partito».

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