“Un genio”, “un innovatore”, “l’uomo che porterà l’umanità su Marte”: tanto si è detto su Elon Musk, e tanto ancora ci sarà da dire sulla base dei progetti che ha messo in cantiere, ma nel frattempo c’è chi ha deciso di raccogliere le sue imprese in un libro che tenta di spiegare la visione rivoluzionaria del “vero Iron Man” partendo dalle origini.

Il qualcuno in questione è Ashlee Vance, giornalista esperto in tecnologia e business che nel 2015 ha pubblicato un libro che nei gironi scorsi è finalmente uscito anche in Italia: “Elon Musk. Tesla, SpaceX e la sfida per un futuro fantastico” è disponibile nelle librerie e sulle principali piattaforme digitali edito da Hoepli, poco più di 400 pagine in cui Vance, approfittando dell’esclusivo rapporto che lo lega a Musk e alla sua famiglia, si è calato nei panni di biografo di uno degli uomini più potenti - e geniali - della sue epoca.

Tesla, PayPal, Hyperloop, SpaceX sono soltanto alcuni dei progetti di cui Musk è firma o “deus ex machina”; alcuni già hanno rivoluzionato diversi aspetti della vita quotidiana di molti - basti pensare a Tesla e PayPal - altri lo faranno ancora di più una volta diventati realtà: Hyperloop si ripromette di collegare ogni angolo del globo attraverso “pod” che viaggiano a mezz’aria in lunghi tunnel, SpaceX di trasformare Marte in un “colonia umana”.

Elon Musk nel 2009 su una Tesla Roadster

“Il libro ripercorre le tappe della vita di Musk, dall’infanzia difficile in Sudafrica, dove nacque nel 1971, fino alle vette del business mondiale - si legge nella quarta di copertina -. Vance ha conversato con Musk per oltre cinquanta ore e ha intervistato quasi trecento persone per ricostruire le turbolente vicissitudini delle aziende rivoluzionarie fondate da Musk e per dipingere il ritratto di un uomo dalla personalità complessa che ha trasformato l’industria americana, innescando nuove ondate di innovazione e facendosi anche molti nemici”.

Charles Bolden, della Nasa, con Musk di fronte alla navicella SpaceX Dragon in una foto scattata nel 2012 al centro “SpaceX Rocket Development” di McGregor, Texas

Il risultato? Un libro accolto in maniera entusiasta dai critici americani, che lo hanno definito completo, affascinante e interessante: “Per chiunque sia interessato alla tecnologia, all’imprenditoria e al prezzo della gloria, il libro rappresentata un’occhiata esaustiva nel mondo di uno dei più importanti imprenditori del momento, dipingendone la personalità unica e la sua abilità straordinaria”, ha scritto il Washington Post, mentre il New York Times ha definito il lavoro di Vance “il riassunto definitivo della vita di un uomo che finora abbiamo visto in gran parte attraverso caricature. Anche nelle pagine finali il lettore avverte la necessità di mettere da parte il confronto con Steve Jobs, perché bisogna dare credito a Musk: non c’è nessuno come lui”.

Persino Richard Branson, uno dei “rivali” di Musk nella corsa allo spazio, ha dovuto ammettere che la biografia di Vance è “un lavoro che cattura bene la notevole storia della sua vita e il suo spirito irrefrenabile”. D’altronde, con un uomo che ha ammesso candidamente che “vorrei morire su Marte, solo non nell’impatto”, è sufficiente aprire bene occhi e orecchie e lasciarsi travolgere.

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