Giorgia Meloni, l’unica nel centrodestra a votare contro il Rosatellum, si chiede a cosa serve questa legge elettorale se alla fine non produrrà una maggioranza certa per governare. Sospetta inciuci tra Berlusconi e Renzi dopo il voto del 2018, con Matteo Salvini che si intesta la leadership dell’opposizione. E da quella posizione metterà il Cavaliere fuori dai giochi. Poi la biologia e l’età faranno il resto. Ma intanto il Cavaliere resta in partita con questo nuovo sistema elettorale, blindando Forza Italia: evita il Consultellum, che prevede al Senato le preferenze, e decide i nomi dei candidati sia nei collegi uninominali sia in quelli plurinominali della quota proporzionale. Sono i nomi dei cosiddetti «nominati» contro cui si sono scagliati i 5 Stelle, i bersaniani di Mdp e Sinistra italiana, oltre i Fratelli d’Italia.

Si presume che siano dei fedelissimi di Berlusconi, parlamentari che non lo tradiranno mai. Anche se poi sappiamo come va a finire con i professionisti del cambio casacca.

Il leader azzurro comunque mantiene questo potere di nomina: sarà centrale sia in caso di vittoria del centrodestra sia per eventuali larghe intese con il Pd. Salvini invece spera di poter fare la parte del leone in Veneto, in Lombardia e in Liguria. Sarà una bella lotta quando si siederanno attorno a un tavolo per decidere le quote dei collegi uninominali da spartirsi. E non sono pochi dentro Forza Italia a temere di essere penalizzati.

Nel mezzogiorno i forzisti non hanno grandi alleati come il Carroccio. In alcune realtà, in particolare a Roma e nel Lazio, dovrà trattare con la Meloni con il dente avvelenato. Renato Brunetta però è ottimista. Dice che un accordo si troverà ovunque perchè «il vento tira a favore del centrodestra». «Del resto - ricorda il capogruppo di Fi alla Camera - siamo riusciti a fare accordi quando c’era il Mattarellum che prevedeva il 70% di collegi uninominali, figuriamoci adesso con questa nuova legge che ne prevede solo il 36%?». Brunetta è convinto che il Rosatellum conviene molto di più al centrodestra che a Renzi perchè avrà la maggioranza o assoluta o relativa: «E anche con una maggioranza relativa noi chiederemo al capo dello Stato di incaricare una personalità dello nostro schieramento per formare il governo».

Il problema si presenterà se Berlusconi vorrà fare la grande coalizione con i Dem senza i leghisti. Cosa faranno i senatori e i deputati di Fi che saranno eletti nei collegi uninominali con anche con i voti del Carroccio? Continueranno a seguire il Cavaliere?

Insomma, il Rosatellum contiene molte incognite. Berlusconi e Salvini dovranno per forza fare un accordo per vincere nei collegi uninominali. E a maggior ragione Matteo ne avrà bisogno nelle Regioni del Centro e del Sud se vuole allargare la sua base elettorale a livello nazionale.

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