Fino all’altra sera era 12 a 3. Stiamo parlando della sfida per la segreteria provinciale del Partito democratico, i dodici erano i delegati che voteranno al congresso provinciale di domenica per Fabio Scarsi (segretario provinciale uscente e ricandidato) i tre per Vittoria Oneto, ex assessore alla Cultura con la giunta Rita Rossa scelta si è detto dal basso «molti giovani mi hanno chiesto di candidarmi» tesserata nel Pd da due anni e appoggiata dalla cordata Rossa-Filippi (Paolo Filippi già presidente della Provincia). «Secondo i dati che abbiamo fino a ora dovremmo vincere con due terzi dei voti per noi» Fabio Scarsi è ancora cauto - i centri zona, con la maggioranza dei delegati ancora non hanno votato - ma il suo ticket con Otello Marilli, 34 anni di Novi, un giovane siciliano (già a Catania nel circolo pd cittadino) in provincia da quattro anni sembra essere il biglietto vincente per il Pd che dovrà affrontare le elezioni in primavera.

«C’erano tutte le condizioni per presentare una candidatura unitaria. Il Pd doveva prendersi del tempo per ragionare sulla doppia sconfitta in Comune e in Provincia. Così non è stato. Adesso andiamo nelle sezioni a parlare di politica, poi dopo il congresso dovremo ritrovare le condizioni per essere uniti e parlare con le persone dei loro problemi». Domenico Ravetti, consigliere regionale pd non sembra voler discutere di voti e di percentuali, ma «La scelta Scarsi-Marilli mi è sembrata l’unica possibile».

La diplomazia di Ravetti non trova riscontro in qualche mal di pancia di altri esponenti della sede di via Inviziati. «Hanno voluto contarsi, questo è il punto: non ci stiamo dividendo sulle scelte politiche ma sugli incarichi» tradotto su chi si candiderà nelle prossime politiche. Detto questo dei novanta delegati che eleggeranno il segretario provinciale 17 sono di Alessandria, 12 a Casale, 6 a Novi e 4 ad Acqui. Si dovranno attendere le elezioni in questi centri zona per capire come andrà a finire e con quanto «scarto» sarà proclamato il vincitore. Una volta fatti questi conti «speriamo di poter tornare a parlare della politica vera, dell’Ilva per esempio». Ma sono solo frasi di vecchi tesserati.

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