Collaboravano al traffico di cocaina fra Santo Domingo e l’Italia, gestito da organizzazioni criminali mafiose, ritirando per conto degli spacciatori la droga nascosta nei contenitori dei catering per i passeggeri. Ci sono anche novaresi, dipendenti di Malpensa, fra i 19 arrestati da polizia a Finanza perché raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Roma su richiesta dei pm dell’Antimafia: sono M. A. e I. C. 59 e 52 anni, residenti a Varallo Pombia.

L’indagine è partita nell’autunno del 2013 che ha accertato la presenza a Roma di un agguerrito gruppo criminale che importava droga per la ‘ndrangheta, in particolare per la cosca Alvaro di Sinopoli (Reggio Calabria). Sono stati sequestrati oltre 500 chili di cocaina tra Italia e l’estero.

Uno dei filoni dell’inchiesta ha portato a Malpensa, dove era stato intercettato nel 2014 un carico di 76 chili in arrivo dall’aeroporto de «La Romana». Nel corso degli accertamenti si è poi verificato che quattro dipendenti dello scalo, tra cui i due novaresi, garantivano l’uscita «sicura» della droga nascosta nelle stive o nelle confezioni dei catering. Due i sequestri nell’aeroporto, il 31 maggio e il 16 agosto 2015, da 32 e 18 chili provenienti dalla Repubblica Dominicana.

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