Silvio Berlusconi boccia l’ipotesi di candidare Antonio Tajani a Palazzo Chigi: parlando con i giornalisti a Bruxelles, il fondatore di Forza Italia ha spiegato che preferisce che Tajani rimanga al suo posto alla guida del Parlamento europeo. Per il candidato premier si lavora su «altri protagonisti: ce ne sono in Italia, di comprovata esperienza», ha detto.

L’ipotetico governo di centrodestra, qualora la coalizione vincesse le elezioni politiche nel 2018, sarebbe composto - ha aggiunto Berlusconi - da 20 ministri. In particolare, 12 sarebbero i ministri che arrivano dalla società civile, tre da Forza Italia, tre dalla Lega Nord, due da Fratelli d’Italia. «Matteo Salvini si pone con irruenza nel fare politica - ha detto l’ex cavaliere - ma quando ci sediamo al tavolo è estremamente aperto e ragionevole e positivo questo mi da l’assoluta sicurezza su come possa funzionare da qui in avanti la coalizione».

Berlusconi è sembrato invece escludere le larghe intese con il Pd dopo il voto: «Credo che ci siano troppe distanze per storia e per valori che non consentono una coalizione di questo genere». Il leader di Forza Italia si è detto «ottimista» sull’approvazione della legge elettorale.

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