La Mercedes è campione mondiale dei costruttori, mentre Lewis Hamilton è a un passo dal titolo piloti dopo aver vinto il Gp degli Usa. Gli basterà un quinto posto domenica prossima a Città del Messico per mettere fine in maniera definitiva alle speranze di rimonta della Ferrari.

La gara sul circuito di Austin si è decisa nei primi sei giri: Vettel è partito meglio e ha passato Hamilton, che al sesto giro si è ripreso la prima posizione in modo fin troppo facile. “Sebastian è stato molto corretto, io mi sarei difeso più duramente - ha commentato il leader della classifica -. Mi sono divertito molto, questi sono i momenti per cui vivo”.

Incerta fino all’ultimo la lotta per il terzo gradino del podio: Raikkonen si è fatto superare all’ultimo giro da Verstappen, che però ha tagliato una curva e per questo è stato penalizzato di 5 secondi dai commissari di gara. La decisione arbitrale è stata veloce: Verstappen era già nella saletta che precede l’uscita sul podio quando gli uomini della Fia l’hanno informato. Solo quinto Bottas, che nel finale ha esaurito le gomme: i suoi punti hanno comunque consentito alla Mercedes di diventare per la quarta volta consecutiva regina dei costruttori.

“Mancano tre gare. Tre gare da vincere”, ha detto Hamilton a Usain Bolt, ospite del circuito di Austin e per la prima volta nei panni di intervistatore. Prima della corsa, l’uomo più veloce del mondo è stato passeggero dell’uomo più veloce della Formula 1 per due giri in pista su una Mercedes Gt.

La stagione della Ferrari di fatto finisce qui. E’ andata meglio di quanto si immaginasse alla vigilia e peggio di quanto si potesse prevedere dopo la prima metà di stagione. Il presidente Marchionne, arrivato in mattinata a Austin per discutere con gli altri team delle regole future, ha però promesso che l’impegno continuerà: “Non siamo come la Ferrari di qualche anno fa che si arrendeva e pensava in anticipo all’anno successivo. Il lavoro che facciamo ora ci servirà in chiave 2018”.

I commenti dei lettori